La rete Bitcoin ha recentemente affrontato una dura prova a causa dell'aumento delle richieste di Ordinal e dei token BRC-20 iscritti sulla blockchain.

Il conseguente aumento delle commissioni e della congestione delle transazioni ha frustrato l'intera community di Bitcoin (BTC), considerando che alcuni token BRC-20 coinvolgono memecoin che hanno attirato miliardi di dollari di capitale nelle ultime settimane.

L'ecosistema Ethereum ha beneficiato dello sviluppo di soluzioni di scaling, che hanno portato enormi miglioramenti nella capacità di rete e di elaborazione. Le Zero-knowledge proof (ZK-proof), in particolare, hanno conquistato le prime pagine dei giornali negli ultimi mesi, con diversi progetti che hanno adottato tale tecnologia.

Cointelegraph ha intervistato in esclusiva Eli Ben-Sasson, cofondatore di StarkWare, società focalizzata su Ethereum, e pioniere dello Scalable Transparent Argument of Knowledge (zk-STARKS) a zero knowledge, per capire se questa tecnologia possa essere la risposta all'ultima sfida di Bitcoin.

Le ZK-proof sono protocolli crittografici che consentono ad una parte di dimostrare che un'affermazione o un dato siano veri senza rivelare alcuna informazione. La tecnologia assicura privacy e sicurezza e, allo stesso tempo, aggiunge capacità alle blockchain riducendo il carico computazionale necessario per verificare le transazioni e altri dati on-chain.

Il famoso matematico e crittografo attribuisce a Bitcoin il merito di aver iniziato il suo viaggio di esplorazione intorno alla promessa di prove di validità, crittografiche e a zero knowledge per migliorare la tecnologia blockchain. Sottolineando la natura "profondamente intrecciata" delle soluzioni di scaling e delle blockchain, Ben-Sasson ha riassunto il contributo che le ZK proof possono apportare alla rete Bitcoin:

"Le prove di validità e le STARK consentono in modo molto efficiente di utilizzare l'integrità della matematica per estendere l'orbita di integrità che una blockchain copre per invitare chiunque a partecipare e aggiungere più capacità alla rete."

La blockchain di Bitcoin continuerà a fungere da cerchio interno di integrità, mentre le ZK-proof estenderanno l'origine dell'integrità e porteranno più capacità, creando ciò che Ben-Sasson descrive come un effetto "volano positivo":

"Più capacità si porta, più funzioni sociali possono essere utilizzate; anche se si tratta di denaro, si possono fare micropagamenti, o si possono aggiungere nuove cose se si permettono gli smart contract. E poi c'è più fiducia nel sistema, e questo aggiunge più valore".

Ben-Sasson ha ribadito la sua convinzione che la rete Bitcoin potrebbe godere di una maggiore integrità ed efficienza grazie ai vantaggi matematici delle prove di validità. Ha aggiunto che gli sviluppatori di Bitcoin Greg Maxwell, Gavin Andresen e Mike Hearn siano stati i primi sostenitori delle prove di validità e privacy trasparenti di zk-STARK, che non richiedono una configurazione affidabile e rimangono sicure dal punto di vista quantistico.

Il potenziale di Bitcoin – che agisce innanzitutto come moneta forte decentralizzata – per consentire forme più generali di calcolo e funzioni sociali rimane un punto di discussione nella sua community. Per Ben-Sasson, il potenziale dell'incorporazione di ZK-proof è guidato dalla domanda del mercato di funzionalità aggiuntive in aggiunta a Bitcoin da parte dei token BRC-20:

"Affinché [BRC-20] abbia davvero il livello di integrità offerto da Bitcoin, deve esserci un hard fork che permetta a queste cose di essere verificate e convalidate e di avere l'integrità di Bitcoin. E questa è una decisione e un punto di discussione enorme".

Come riportato da Cointelegraph, l'associazione ZeroSync è una startup di recente costituzione che sviluppa strumenti ZK proof che consentono agli utenti di convalidare lo stato della rete Bitcoin senza scaricare la blockchain o affidarsi a terzi per la verifica.

La prova di validità di ZeroSync consente agli utenti di verificare istantaneamente lo stato della chain di Bitcoin, eliminando la necessità di scaricare gli oltre 500 gigabyte di dati della blockchain attualmente necessari per sincronizzare un nodo Bitcoin.

Robin Linus, cofondatore di ZeroSync, ha dichiarato a Cointelegraph che la prova dello stato della chain non risolve direttamente la congestione della rete, ma elimina la necessità per gli utenti di scaricare le inscription che hanno intasato la blockchain di Bitcoin.

Tuttavia, le ZK proof rappresentano comunque una prospettiva promettente nell'aiutare a porre rimedio all'attuale congestione della rete. Linus ha dichiarato che ZeroSync ha anche sviluppato un protocollo di convalida lato client di Bitcoin denominato zkCoins, che consente di elaborare fino a 100 transazioni di token al secondo:

"Utilizza le inscription, ma l'ingombro on-chain è molto inferiore a quello dei BRC-20 e non appesantisce il set UTXO".

Linus ha aggiunto che un verificatore a zero knowledge Succinct Non-Interactive Argument of Knowledge (zk-SNARK) sul livello principale di Bitcoin potrebbe consentire un'intera gamma di soluzioni di scaling, tra cui ZK-rollup, bridge trustless verso le sidechain e la possibilità di peggare BTC su zkCoin per migliorare la privacy e aumentare il throughput:

"È fantastico constatare che le prove di validità stiano guadagnando maggiore consenso nella community di Bitcoin. Le persone hanno già iniziato a discutere di un nuovo opcode sulla mailing list bitcoin-dev".

Linus ha anche evidenziato che altre soluzioni di scalabilità di livello 2 di Bitcoin, come Lightning Network, Fedimint e Chashu – custodian che preservano la privacy basati su Chaumian eCash – hanno registrato un aumento dell'interesse in seguito alla congestione della rete determinata dagli Ordinal e dal minting dei BRC-20.

Traduzione a cura di Walter Rizzo