Cory Bernardi, figura pubblica molto controversa che il Sydney Morning Herald ha definito "il Donald Trump australiano", ha parlato di Bitcoin tra un tweet sui risultati delle elezioni presidenziali americane e l'altro.

In un tweet dell'11 novembre, Bernardi ha dichiarato di essere diventato un estimatore di Bitcoin (BTC) "negli ultimi due anni" e di essersi reso conto che la domanda per la criptovaluta "si sta rafforzando". In merito al noto esperto Anthony Pompliano, Bernardi ha detto che lui "ha capito tutto" del Bitcoin:

"Sono diventato un estimatore di Bitcoin negli ultimi due anni. È l’oro dei millennial. I rischi esistono ma sono fondamentalmente gli stessi degli altri asset: portata, fiducia e domanda. La richiesta di BTC sta aumentando. @APompliano ha capito tutto di BTC."

Bernardi è stato senatore per il distretto del South Australia dal 2006 al 2020, ed è noto per le sue opinioni fortemente conservatrici e reazionarie. Si è espresso contro le donne che prestano servizio nelle forze armate e ha condotto una campagna su temi politici di grande attualità come l'Islam, il burqa e il terrorismo. Dopo essere uscito dal governo, Bernardi ha creato un sito web che include consigli finanziari. 

Nonostante le controverse opinioni di Bernardi, il fondato del sito di educazione crypto Nuggets News, Alex Saunders, ha detto che i suoi commenti rappresentano un chiaro cambiamento in atto. 

Saunders ha dichiarato a Cointelegraph:

"Un paio di anni fa [parlare positivamente di Bitcoin e crypto] era un tabù. Rischiavi la carriera, la gente era preoccupata per la volatilità. Pensavano che fosse usato solo per scopi criminali.

Credo che ora abbiamo superato quel punto: il dado è tratto. La gente lo capisce, che si tratti di Paul Tudor Jones, Stan Druckenmiller... persino Warren Buffett. I tempi stanno cambiando. [...] Il nostro modo di pensare al denaro e di risparmiare è messo in discussione."

Saunders ha detto che il recente annuncio della Reserve Bank of Australia relativo ad un programma di quantitative easing da 100 miliardi di dollari (cioè una massiccia emissione di denaro) potrebbe essere uno dei motivi per cui gli investitori provenienti da ambienti finanziari più tradizionali potrebbero passare alla criptovalute.