Secondo un annuncio ufficiale pubblicato il 28 settembre, la società Crypto DigitalX Ltd. ha ricevuto una richiesta di risarcimento presentata da un gruppo di clienti dell'azienda nella Corte Federale Australiana.
DigitalX si descrive sul suo sito web come una società quotata in borsa che offre servizi di consulenza per Initial Coin Offering (ICO), servizi di blockchain consulting e sviluppo di software relativo a tale tecnologia. Vanta sedi nelle città australiane Sydney e Perth, oltre che a New York.
Nell'annuncio di oggi, la società spiega che la richiesta è stata presentata dai clienti in relazione a un investimento ICO per il quale DigitalX ha prestato servizio come consulente:
"[DigitalX] nega qualsiasi accusa di violazione e, per ragioni che diventeranno evidenti man mano che la questione andrà avanti, ritiene di avere delle solide basi per difendersi da qualsiasi accusa avanzata dai richiedenti. Perciò, la Società intende difendere vigorosamente la sua posizione e proteggere la sua reputazione. "
Secondo l'annuncio, in gioco ci sarebbe un totale complessivo di circa 1,83 milioni di dollari, oltre eventuali danni. Secondo il report annuale della società, pubblicato nella giornata di oggi, alla fine dell'anno fiscale 2018 la società possedeva asset digitali e fiat per oltre 10 mln di dollari.
Al momento della stesura di questo articolo, secondo i dati dell'Australian Securities Exchange (ASX), i prezzi delle azioni di DigitalX sono pari a 0,083 AUD (circa 0,06 USD), in calo dell'11,7% rispetto alla giornata di ieri. Rispetto all'inizio del 2018, le azioni dell'azienda sono scese quasi del 148%.
Prezzo delle azioni di DigitalX Ltd. Fonte: ASX.com
Come segnalato qualche settimana fa, la Australian Securities and Investments Commission (ASIC), ha emesso un avvertimento sulle ICO "fuorvianti" e suoi fondi di asset crypto destinati agli investitori retail. L'organo di vigilanza ha rivelato di aver bloccato cinque ICO a partire da aprile, poiché carenti di adeguate misure di protezione degli investitori.
L'ASIC ha inoltre rivelato di voler incrementare le misure di controllo su ICO ed exchange di criptovalute, ritenendo il settore un'area prioritaria fino al 2022.