La Bank of Thailand sta pianificando il lancio di una Central Bank Digital Currency per il pubblico retail: i primi test del protocollo inizieranno nel secondo trimestre del 2022. In un recente comunicato, la banca centrale ha richiesto dei pareri riguardo alla roadmap proposta.

La banca ha anche pubblicato un report preliminare che spiega il motivo per cui ha deciso di creare una CBDC: teme che il successo delle stablecoin private possa rappresentare un rischio per "la sovranità monetaria e la stabilità finanziaria."

In effetti, a marzo la banca ha dichiarato illegale Thai Baht Digital (THT), una stablecoin emessa da Terra. Per motivare tale decisione, l'istituzione ha citato la legge del Paese che vieta a qualsiasi altro ente che non sia la banca centrale di emettere valuta in Thailandia.

La Bank of Thailand darà inizio allo sviluppo della sua CBDC collaborando con i vari stakeholder. Analizzerà inoltre il rapporto fra costi e benefici per stabilire opportunità, rischi e sfide associate a una valuta digitale sovrana.

La banca teme inoltre una potenziale "fuga verso la qualità", ovvero il fatto che i consumatori potrebbero preferire le CBDC al denaro tradizionale durante i momenti di agitazione del mercato. Per tale motivo, la banca propone di introdurre limiti di prelievo e altre restrizioni per arginare possibili corse agli sportelli bancari durante i periodi di incertezza.

Vachira Arromdee, assistente governatore del gruppo che si occupa di operazioni sui mercati finanziari presso la BoT, ha dichiarato che la banca centrale considera le CBDC un mezzo per fornire un accesso più ampio ai servizi finanziari nel Paese. Secondo Arromdee, il baht digitale potrebbe essere implementato entro i prossimi tre o cinque anni. I membri avranno tempo fino a giugno per aggiungere idee e commenti su questa CBDC.

Come precedentemente riportato da Cointelegraph, la BoT fa parte di un gruppo dedicato alle CBDC che comprende Hong Kong, Cina ed Emirati Arabi Uniti. Le CBDC regionali stanno diventando un trend in costante crescita nell'emergente ecosistema delle valute digitali sovrane, specialmente perché i vari Paesi vorrebbero migliorare l'interoperabilità transfrontaliera.

La Eastern Caribbean Central Bank ha recentemente ha lanciato una CBDC locale per quattro delle otto nazioni facenti parte della Eastern Caribbean Currency Union.