Bitcoin (BTC) inizia la nuova settimana in una zona precaria, al di sotto dei 45.000$ e di alcune medie mobili chiave. Cosa ci aspetta?
Dopo la forte liquidazione di posizioni in leva finanziaria che ha portato ad una correzione intorno ai 42.800$ la scorsa settimana, Bitcoin ha cancellato la maggior parte del suo successivo recupero.
Quest'utlimo fine settimana ha apportato poco a sostegno di un cambio di direzionalità, con la volatilità al ribasso saldamente in atto. Con BTC/USD in calo del 13% in una settimana, Cointelegraph dà un'occhiata a cinque aspetti che potrebbero aiutare i trader ad anticipare quello che potrebbe essere il prossimo movimento.
Azioni pronte al rimbalzo
Malgrado la pressione in vendita sul mercato stock abbia influito sulla price action di Bitcoin nella prima metà di settembre, questa settimana si presume che le azioni performino meglio, continuando il trend che ha caratterizzato i mercati dal crollo del Coronavirus nel marzo 2020.
"Questa settimana, mi aspetto che le azioni rimbalzino e forniscano un po' di sollievo a Bitcoin", suppone Charles Edwards, CEO del gestore d'investimento Capriole.
La relazione complessiva di Bitcoin con i macro trend è stata sempre messa in discussione nell'ultimo anno. Tuttavia, gli shock al sistema continuano a influenzare la price action di BTC, come evidenziato all'inizio di settembre al summit virtuale del Jackson Hole della Federal Reserve.
"Il mondo vede ancora Bitcoin come un rischio sugli asset", ha aggiunto Edwards includendo un grafico comparativo.
"Quasi ogni correzione di Bitcoin nel 2021 è correlata ad una correzione del S&P500 del -2% o più."

D'altro canto, le azioni forti possono servire a tenere sotto controllo la forza del dollaro USA, dando anche a Bitcoin maggiore sollievo.
La scorsa settimana, l'indice della valuta del dollaro USA (DXY) ha visto un rapido movimento verso 93, prima di fermarsi per consolidare i suoi guadagni, processo attualmente in divenire.
Il prezzo spot corregge ulteriormente al di sotto dei parametri rialzisti
La direzionalità del prezzo di BTC di questa settimana potrebbe rappresentare il punto di svolta circa i movimenti macro, stando alle previsioni.
Dopo aver oscillato durante il fine settimana, domenica si è registrata la coppia BTC/USD al di sotto dei 45.000$.
Mentre i trader spot coprono le loro posizioni al ribasso, probabilmente non c'è mai stata una disparità più evidente tra i parametri on-chain, i fenomeni di adozione e il prezzo.
"Liquidità di stablecoin in aumento, i bitcoin sugli exchange raggiungono un minimo di 3 anni, la gente comune si risveglia", riassume Lex Moskovski, CEO di Moskovski Capital.
"Se la macro non commette errori, il prossimo passo è programmato."
Moskovski ha poi aggiunto che i mercati macro avevano effettivamente iniziato la settimana in verde e che le stablecoin, non utilizzate come collaterale per lo shorting, hanno fornito un chiaro argomento rialzista.
Le stablecoin sono ai massimi storici e non vengono utilizzate come collaterale per gli short.
La finanza legacy ha aperto in rialzo.
Qual è la tua motivazione per vendere, soldato?
Stablecoins are at all time high and not used as a collateral for shorts.
— Lex Moskovski (@mskvsk) September 13, 2021
Legacy finance opened green.
What is your thesis for selling, soldier? pic.twitter.com/J2PMtsRVWn
Come riportato da Cointelegraph, le stime attuali considerano i 43.000$ e 38.000$ come potenziali prezzi minimi, con un rimbalzo da tali livelli ancora possibile nonostante siano ben al di sotto di importanti medie mobili.
Settembre è stato storicamente un mese di scarso rendimento per Bitcoin e, in quanto tale, le previsioni sui prezzi favoriscono il "vero" rialzo a cominciare da ottobre in poi.
"Ricorda che il più delle volte Bitcoin registra un mese negativo a settembre e un grande movimento di prezzo nel quarto trimestre", dichiara lunedì Lark Davis su Twitter.
"BTC può ancora raggiungere i 100.000$ entro la fine dell'anno".

Tuttavia, il trader veterano Peter Brandt sta lanciando l'allarme, almeno per il momento.
“C'è un nome per questa figura grafica. Qualcuno vuole indovinarne il nome?" ha twittato includendo il grafico giornaliero che mostra quella che sembra essere il breakdown di una struttura di pennant ribassista.
"Al passo con il 2017"
Non è tutto finito: quando si tratta di questo ciclo di halving, quest'anno Bitcoin è ancora "al passo con il 2017" in termini di aumento dei prezzi.
Ciò secondo i dati della piattaforma di trading Decentrader, che segnala BTC/USD ancora sulla buona strada: "in questo momento, siamo al passo con il 2017", afferma l'analista di Decentrader Filbfilb.

Grafico comparativo delle bull run di Bitcoin. Fonte: Decentrader
Il grafico evidenzia l'esodo dei miner avvenuto a maggio. Come avvenuto anche tra i rialzi del 2013 e del 2017, Bitcoin ha registrato un movimento negativo a maggio, trend attualmente in atto.
Come riportato da Cointelegraph, la realizzazione di un "doppio massimo" entro fine anno rimane una possibilità per gli analisti – proprio come nel 2013 e nel 2017 – con un ipotetico ribasso in relazione al crollo di maggio a 29.000$.
Nuovo massimo storico per l'offerta illiquida mensile
Una caratteristica che contraddistingue il calo dei prezzi della scorsa settimana rispetto a quelli precedenti è il comportamento degli investitori: tutti hanno continuato ad accumulare.
A differenza del panico osservato durante episodi come marzo 2020, la scorsa settimana ha visto l'eccesso di offerta affluita sul mercato da speculatori acquistata avidamente da investitori dalle mani forti.
Secondo l'analista Willy Woo, ogni classe di investitori in Bitcoin ha aumentato le proprie posizioni o è rimasta neutrale a causa delle recenti turbolenze.
“Le balene hanno accumulato di recente. Anche i pesciolini. I detentori di 10-1000 BTC sono rimasti principalmente stazionari", rivela domenica condividendo i dati della società di analisi on-chain Glassnode.
"Le riserve detenute da player pubblici si riducono (diminuiscono principalmente su exchange ed ETF, mentre le società accumulano)."

Se l'offerta di Bitcoin è più richiesta che mai, dati simili rafforzano il punto. Come osservato dall'analista William Clemente, la scorsa settimana non ha avuto alcun impatto sui pattern degli hodler.
“Il 93% dell'offerta di Bitcoin non si sposta da almeno un mese. Questo è un massimo storico. Un altro parametro che mostra quanto siano rialziste le dinamiche di offerta", ha commentato, citando i dati di Glassnode.

Dove una volta c'era avidità ora c'è paura...
Tutto cambia per l'indicatore del sentiment degli investitori, il Crypto Fear & Greed Index, che questa settimana pubblica alcuni particolari dati sulle emozioni nel mercato.
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Il ribasso fino a 42.800$ ha portato l'indicatore da "estrema avidità" a "paura", zona di sentimento durata fino a domenica.
Al fine settimana, tuttavia, l'indice ha visto un po' di nuova "avidità", nonostante la price action sia effettivamente diminuita ulteriormente.
Al momento della stesura, il Fear & Greed si trova a 44/100, in territorio di "paura", con BTC/USD scambiato al di sotto dei 44.300$.

I funding rates tra gli exchange, essendo leggermente positivi, non escludono tuttavia la possibilità che uno "short squeeze" possa spingere verso l'alto i prezzi.