L'Autorità belga per i servizi e i mercati finanziari (FSMA) ha ordinato all'exchange di criptovalute Binance di interrompere l'offerta di servizi di custodia e trading di criptovalute

In un avviso del 23 giugno, l'FSMA ha dichiarato che Binance, offrendo servizi legati alle criptovalute "da Paesi non facenti parte dello Spazio Economico Europeo," starebbe violando le leggi belghe sulla lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Pertanto, l'autorità di regolamentazione ha ordinato a Binance di cessare "con effetto immediato" tutti i servizi correlati in Belgio.

Secondo l'FSMA, Binance controllerebbe circa 19 società operanti al di fuori dello Spazio Economico Europeo ma coinvolte nelle sue operazioni o nel supporto tecnico; tuttavia, tali aziende non appaiono nei termini e nelle condizioni accettate dagli utenti al momento dell'iscrizione. L'autorità di regolamentazione sostiene inoltre di aver inviato a Binance "diverse richieste di informazioni", senza tuttavia mai ricevere risposte soddisfacenti.

In particolare, l'FSMA afferma:

"Nonostante le opportunità offerte a Binance in diverse occasioni, quest'ultima non è stata capace di dimostrare, con le dovute prove e documentazioni, che i servizi di custodia dei wallet e i servizi di scambio tra valute virtuali e legali siano svolti per mezzo di un'entità giuridica disciplinata dalla legge di un altro Stato membro dello Spazio Economico Europeo debitamente autorizzata dal suo Stato membro d'origine a svolgere tali attività, anche all'interno del Belgio."

Binance dovrà pertanto contattare i suoi clienti con sede in Belgio e restituire tutte le criptovalute e le chiavi private in suo possesso. Un portavoce di Binance ha dichiarato a Cointelegraph che la società è "delusa" dalla decisione dell'FSMA, e che intente contestare l'ordine del regolatore.

L'FSMA non è l'unica autorità di regolamentazione ad aver intrapreso azioni contro Binance: la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti sta attualmente portando avanti una causa contro l'exchange di Changpeng Zhao per la presunta violazione delle leggi sui titoli.