Il dipartimento di investimento sovrano del Regno del Bhutan, che si stima gestisca un patrimonio di circa 2,9 miliardi di dollari, ha investito milioni di dollari in criptovalute risultando anche cliente delle fallite società di criptovalute BlockFi e Celsius.

Secondo un rapporto pubblicato da Forbes, la Druk Holding and Investments (DHI), ramo commerciale del governo reale del Bhutan, avrebbe incrementato un portfolio di criptovalute senza rivelarlo al pubblico. I fondi sono stati portati alla luce a seguito del crypto contagio del 2022, quando società come Celsius e BlockFi hanno dichiarato bancarotta.

Deposito e prelievo degli utenti - 90 giorni - Fonte: Celsius SoFA

Un plauso a coloro che sono stati in grado di liquidare il Chapter 7 a 100 centesimi sul dollaro 

Secondo il rapporto, un documento di Celsius mostra come DHI abbia ritirato oltre 65 milioni di dollari e depositato quasi 18 milioni di dollari in criptovalute. I legali di BlockFi hanno presentato un reclamo contro DHI per recuperare gli asset in sospeso, sostenendo che il fondo non abbia rispettato il prestito di 30 milioni di dollari concesso a marzo

BlockFi ha sostenuto che DHI si sia rifiutata di rimborsare interamente il prestito dopo aver liquidato i 1.888 Bitcoin (BTC) in garanzia, che all'epoca valevano 76,5 milioni di dollari. D'altro canto, l'amministratore delegato di DHI, Ujjwal Deep Dahal, ha dichiarato in un comunicato di Forbes che la questione resta riservata sottolineando che "la questione con BlockFi è stata risolta".

Cointelegraph ha cercato di contattare DHI per ottenere commenti, ma senza ottenere alcuna risposta.

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Celsius e BlockFi hanno rappresentato due dei più importanti casi di bancarotta nel settore delle criptovalute durante il 2022. Il 14 luglio, la piattaforma di crypto lending Celsius ha presentato un'istanza di ristrutturazione ai sensi del Chapter 11, nota anche come istanza di fallimento. Da allora, il lender di criptovalute in difficoltà è alle prese con la procedura fallimentare e sta lavorando ad un piano di risanamento. Il 28 novembre anche BlockFi ha presentato istanza di fallimento a seguito del famigerato crollo dell'exchange FTX.

Traduzione a cura di Walter Rizzo