La piattaforma di prestiti crypto Celsius dichiarerà bancarotta ai sensi del Chapter 11, un tipo di fallimento che comporta una riorganizzazione della società, dei debiti e degli asset del debitore. Gli avvocati dell'azienda hanno già iniziato a notificare i singoli regolatori statali degli Stati Uniti
La notizia è stata riportata dalla CNBC, ma la reale fonte della notizia ha preferito rimanere anonima. L'articolo sostiene che la società prevede di presentare i documenti per il Chapter 11 "immediatamente."
La notizia arriva pochi giorni dopo che l'azienda ha sostituito il suo team legale, facente parte dell'azienda Akin Gump Strauss Hauer & Feld LLP, con Kirkland & Ellis LLP, ovvero la medesima società che la scorsa settimana ha aiutato Voyager Digital a presentare la propria dichiarazione di fallimento.
Celsius ha chiuso l'ultimo dei suoi debiti nella DeFi nei confronti di Compound, Aave e Maker, del tutto annullando in appena un mese il suo debito di 820 milioni di dollari. Rimane tuttavia sconosciuto il destino dei depositanti che hanno ancora i loro asset bloccati sulla piattaforma di prestito: né la società né il suo CEO Alex Mashinsky hanno rilasciato commenti pubblici in merito alla restituzione dei fondi.
Martedì, il Department of Financial Regulation (DFR) del Vermont ha emesso un avvertimento contro Celsius, ricordando ai consumatori che l'azienda non è autorizzata a offrire i suoi servizi nello Stato.
Il DFR ha anche affermato di ritenere che la società fosse "profondamente insolvente", e che non possedesse "gli asset e la liquidità necessari" per adempiere ai propri obblighi nei confronti dei clienti. L'organo di regolamentazione ha infine accusato l'azienda di mal gestire i fondi dei clienti allocandoli verso investimenti rischiosi.
Il Vermont è il sesto Stato in America – dopo Alabama, Kentucky, New Jersey, Texas e Washington – ad aver aperto ufficialmente un'indagine sui conti di Celsius. Voci dell'insolvenza di Celsius hanno iniziato a circolare il mese scorso, dopo che l'azienda è stata costretta a interrompere i prelievi a causa delle "condizioni estreme del mercato."