Aggiornamento (19:40 UTC): questo articolo è stato aggiornato per includere una dichiarazione di Google.

Il crescente slancio verso la regolamentazione delle stablecoin negli Stati Uniti sta spingendo le principali aziende tecnologiche come Apple, X e Airbnb a esplorare l'integrazione dei token digitali

Secondo un articolo pubblicato il 6 giugno da Fortune, almeno quattro aziende tecnologiche, tra cui Apple, X, Airbnb e Google, stanno valutando l'utilizzo delle stablecoin come mezzo per ridurre le commissioni e migliorare i pagamenti transfrontalieri. Ciascuna azienda si trova in una fase diversa di implementazione, con Google forse la più avanti, avendo già facilitato due pagamenti in stablecoin.

Le società di infrastrutture di pagamento stanno svolgendo un ruolo importante. Ad esempio, Airbnb ha avviato trattative con Worldpay sull'utilizzo delle stablecoin, con l'obiettivo di ridurre le commissioni dei processori di pagamento con carta di credito come Visa e Mastercard.

Secondo l'articolo, la piattaforma social X ha avviato trattative con società cripto per integrare le stablecoin nella sua app X Money. Elon Musk ha già dichiarato in precedenza di voler ampliare la portata di X per consentire agli utenti di inviare e ricevere denaro. L'azienda ha già richiesto licenze come money transmitter in tutti gli Stati Uniti.

Un portavoce di Google ha dichiarato a Cointelegraph che l'azienda è “concentrata nel rispondere alla richiesta dei clienti di pagamenti efficienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7” e sta “valutando le stablecoin che ci consentono di fornire questo servizio in modo sicuro e affidabile”. Il gigante tecnologico sta anche aiutando i propri clienti a esplorare le stablecoin offrendo la propria tecnologia di ledger.

Le stablecoin sono diventate uno dei casi d'uso più popolari delle criptovalute. La capitalizzazione di mercato di tali asset è passata da 131,3 miliardi di dollari a gennaio 2024 a 249,3 miliardi di dollari, con un aumento del 90%.

Market cap delle stablecoin al 6 giugno 2025. Fonte: DefiLlama

Anche le partnership tra infrastrutture stablecoin e aziende tecnologiche sono in aumento. Tra queste figurano l'alleanza di Mastercard con MoonPay e l'accordo di Visa con Bridge. Nell'ottobre 2024, Stripe ha annunciato l'acquisizione di Bridge per 1,1 miliardi di dollari, evento che Fortune ha definito il “colpo di pistola” che ha spinto gli operatori della Silicon Valley a prendere sul serio la tecnologia delle stablecoin.

Paxos, una società di crypto nota per le stablecoin, ha stretto una partnership con Stripe e PayPal per fornire servizi. Per Stripe, Paxos ha pianificato il lancio di una nuova piattaforma di pagamenti in stablecoin. Paxos è anche la società che supporta la stablecoin PYUSD di PayPal, che ha una capitalizzazione di mercato di 978 milioni di dollari.

Il GENIUS Act scatena il dibattito al Senato degli Stati Uniti

Il “Guiding and Establishing National Innovation for U.S. Stablecoins Act”, noto anche come GENIUS Act, è uno degli sviluppi che sta spingendo le aziende a esplorare gli asset digitali.

Il disegno di legge mira a fornire un quadro normativo per le stablecoin e i loro emittenti nel Paese, ma ha suscitato un dibattito sulla potenziale partecipazione delle Big Tech al settore crypto.

Secondo il New York Times, il Senatore Repubblicano Josh Hawley ha recentemente dichiarato che voterà contro il disegno di legge nella sua forma attuale, poiché consentirebbe alle aziende tecnologiche di emettere valute digitali che entrerebbero in concorrenza con il dollaro.

I democratici intendono aggiungere un emendamento che vieterebbe alle grandi aziende tecnologiche di creare le proprie stablecoin, secondo il NYT, che cita una persona a conoscenza del piano. La mossa costringerebbe le aziende tecnologiche che operano negli Stati Uniti a utilizzare società di stablecoin consolidate, come Tether e Circle.