Bill Ackman, investitore miliardario favorevole alle criptovalute, sta valutando la possibilità che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump possa sospendere temporaneamente l'implementazione delle sue controverse tariffe. In un post su X del 5 aprile, Ackman ha scritto:
"Immagino che il telefono del presidente Donald Trump non abbia mai smesso di squillare dall'annuncio delle tariffe. La realtà pratica è che non c'è abbastanza tempo per concludere accordi prima che le tariffe entrino in vigore. Non mi sorprenderei quindi se lunedì mi svegliassi con un annuncio del presidente che rimanda l'implementazione dei dazi, per darsi tempo di fare accordi."
Il 2 aprile, Trump ha firmato un ordine esecutivo che stabilisce una tariffa base del 10% su tutte le importazioni da tutti i Paesi, entrata in vigore il 5 aprile. Tariffe più severe per i partner commerciali con cui gli Stati Uniti hanno i maggiori deficit dovrebbero entrare in vigore il 9 aprile. Ackman ritiene che queste tariffe siano necessarie, dato il "regime tariffario ingiusto" che ha danneggiato i lavoratori e l'economia americana "per molti decenni".
Dopo l'annuncio di Trump del 2 aprile, il mercato azionario statunitense è crollato, perdendo più valore rispetto al mercato delle criptovalute. Il fatto che le crypto abbiano resistito meglio delle azioni ha attirato l'attenzione sia dei sostenitori che degli scettici del settore.
Voci prominenti del settore crypto, come il co-fondatore di BitMEX Arthur Hayes e il co-fondatore di Gemini Cameron Winklevoss, hanno recentemente espresso il loro sostegno per le tariffe di Trump.
Fonte: Cameron Winklevoss
Ackman ha affermato che una pausa sarebbe una mossa logica da parte di Trump: non solo per poter chiudere potenziali accordi, ma anche per dare alle aziende di tutte le dimensioni "tempo per prepararsi ai cambiamenti". Ha aggiunto:
"Il rischio di non farlo è che l'enorme aumento dell'incertezza spinga l'economia in recessione, potenzialmente una parecchio grave."