La scorsa domenica, sulla blockchain di Bitcoin (BTC) sono stati generati soltanto 95 blocchi: lo rivelano i dati raccolti dalla piattaforma Digitalik.net.

Su Twitter, l'omonimo analista che gestisce il sito web ha commentato:

"Negli ultimi dieci anni, in soltanto 8 giorni è accaduto che venissero prodotti meno di 100 blocchi."

In una successiva intervista con Cointelegraph, Digitalik.net ha attribuito i lunghi tempi di creazione dei blocchi al recente halving di Bitcoin e al conseguente crollo dell'hash rate del network:

"In questo momento molti miner non possono generare profitti, perché le loro spese sono rimaste invariate ma le entrate si sono dimezzate."

Secondo i grafici forniti dall'analista, in seguito all'halving venivano generati in media fra i 100 e i 120 blocchi al giorno. Tuttavia, domenica scorsa tale cifra ha toccato un minimo di 95 blocchi.

Come spiegato dallo stesso Digitalik.net, la velocità di generazione dei blocchi dipende sia dall'hash rate del network che dalla difficoltà di mining. Quest'ultima si regola automaticamente ogni 2016 blocchi, in modo tale che la creazione di un nuovo blocco di transazioni richieda sempre circa dieci minuti.

La prossima regolazione della difficoltà non migliorerà la situazione

Tuttavia, l'esperto è scettico sul fatto che la velocità di generazione dei blocchi torni alla normalità anche in seguito alla prossima regolazione della difficoltà:

"Non credo che la prossima regolazione della difficoltà farà tornare il network a 10 minuti per blocco. Questo perché il calcolo viene effettuato in base alla media dell'intero periodo, che inizio dall'ultima regolazione della difficoltà.

Ma la media non fornisce un'immagine accurata della situazione attuale, dato che include anche la settimana precedente all'halving."

D'altra parte, un incremento di prezzo potrebbe spingere alcuni miner a tornare in attività:

"Se il prezzo dovesse superare i 10.000$ e continuasse a salire, allora alcuni di quei miner potrebbero accendere nuovamente il loro equipaggiamento e incrementare l'hash rate."

Il costo delle commissioni è aumentato dell'800%

La contrazione dell'hash rate ha avuto un effetto parecchio negativo anche sul costo delle commissioni, che nell'ultimo mese è aumentato di oltre l'800%.

Dato che i block reward sono stati dimezzati, da 12,5 BTC a 6,25 BTC, ora il 17% delle entrate dei miner deriva proprio dalle commissioni pagate dagli utenti per dare maggiore priorità alle transazioni.