Anatoly Aksakov, membro della Duma di Stato russa, ha ribadito la sua posizione negativa nei confronti di Bitcoin (BTC) poco dopo che, il 14 gennaio, la criptovaluta è brevemente tornata a 40.000$.

In un'intervista con l'agenzia di stampa locale TASS, Aksakov ha dichiarato che Bitcoin non è sostenuto da nulla e quindi la bolla BTC prima o poi scoppierà:

"In quanto criptovaluta, Bitcoin non è supportato da nulla. Si tratta di una valuta privata e il suo valore si basa sulla fiducia nel relativo sistema di dati. In questo contesto Bitcoin fornisce una base per una bolla nel mercato crypto e penso che questa bolla dovrebbe scoppiare prima o poi."

Aksakov ha anche sollecitato l'adozione di norme severe sul Bitcoin, suggerendo che le giurisdizioni globali dovrebbero probabilmente vietarlo come metodo di pagamento. La Russia ha già bandito i pagamenti crypto a partire dal 1° gennaio 2021. 

Aksakov ha dichiarato:

"È necessario tagliare tutti i canali che usano Bitcoin per finanziare il traffico di droga, le operazioni terroristiche, il riciclaggio di denaro sporco, la corruzione e così via".  

Aksakov ha anche osservato che Bitcoin è “la madre della blockchain”. Secondo il parlamentare, “la tecnologia blockchain esiste da molto tempo, ma grazie al Bitcoin è diventata popolare ed è ora ampiamente utilizzata". 

Aksakov non è l'unico a sostenere che Bitcoin sia una bolla speculativa. A inizio anno Michael Hartnett, chief investment strategist della Bank of America Securities, ha definito BTC la "madre di tutte le bolle".

Aksakov è stato fortemente critico nei confronti di Bitcoin nel 2020: ritiene infatti che Bitcoin "non ha futuro" e che i pagamenti crypto distruggerebbero il sistema finanziario globale. 

Dopo l'esplosivo rally di Bitcoin, che ha portato a gennaio il suo prezzo fino a 42.000$, diverse autorità globali hanno espresso critiche simili. La Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha dichiarato il 13 gennaio che Bitcoin è un bene "losco e altamente speculativo", che contribuisce al riciclaggio di denaro sporco.