Secondo alcune analisi, Bitcoin (BTC) potrebbe lateralizzare per altri due anni, prima di innescare una nuova spinta rialzista.
In un tweet del 6 aprile, il trader veterano Peter Brandt ha evidenziato alcuni modelli storici, suggerendo che gli hodler potrebbero dover aspettare fino al 2024 per il loro prossimo viaggio verso la luna.
8 mesi alle spalle, altri 25 da attendere?
Nel corso dell'ultimo anno, Bitcoin ha decisamente sorpreso gli analisti con le sue prestazioni, considerando che l'attesissimo top "blow-off" del Q4 2021 è stato molto più basso del previsto.
A seguito della correzione di oltre il 50% da quei modesti nuovi massimi storici, il dibattito sulla relazione del prezzo con i cicli quadriennali dettati dagli halving di Bitcoin è mutato.
Come riportato recentemente da Cointelegraph, il mercato si aspetta puntualmente il raggiungimento di un nuovo massimo storico per ciclo quadriennale, in particolare durante l'anno successivo ad ogni halving di Bitcoin.
Malgrado tutto, la price action risulta notevolmente meno prevedibile. Nonostante i fattori che la influenzano siano molteplici, ciò non comporta necessariamente un ulteriore picco massimo durante l'attuale ciclo.
L'analisi di Brandt riporta che il prossimo impulso rialzista per Bitcoin possa presentarsi non prima di maggio 2024 in coincidenza, guarda caso, con il prossimo dimezzamento.
Storicamente, l'eventualità che si verifichi un picco del mercato risulterebbe in anticipo di un anno ma, considerando modelli storici non correlati ai cicli dettati dagli halving, la price action potrebbe ancora riservarci un aumento di prezzo di 10 volte.
"Le ultime due volte che il BTC è incrementato di 10 volte o più, ha richiesto in media 33 mesi prima che la fase successiva del rialzo iniziasse", ha illustrato Brandt.
"Se la storia dovesse ripetersi (cosa che non credo), la prossima fase rialzista si innescherà a maggio 2024".

Un passo alla volta
Relativamente a ciò che potrebbe mantenere soppresso il prezzo di Bitcoin fino ad allora, gli analisti hanno puntato il dito contro i trigger macro.
La stretta delle banche centrali, in caso di successo, potrebbe logicamente mettere sotto pressione gli asset di rischio. Allo stesso modo, un periodo prolungato di elevata inflazione e bassi tassi d'interesse potrebbe dipingere un quadro cupo per Bitcoin, almeno nel breve termine.
Ciononostante, lo status quo potrebbe nuovamente mutare, una volta che lo shock iniziale di questi eventi verrebbe scontato. Sia Arthur Hayes, ex-CEO dell'exchange BitMEX, che Mike McGlone, analista di Bloomberg, sono decisamente più fiduciosi su ciò che prospetta il lungo termine per Bitcoin, piuttosto che nei prossimi mesi.
"BTC è un bene rifugio risk-on. L'oro è un bene rifugio risk-off. Bitcoin è un bene rifugio teorico non testato, quest'anno sarà il primo vero test di mercato", ha dichiarato l'analista Willy Woo a febbraio citando le prospettive per il 2022.
"In uno scenario di guerra, il risk-off è la prima risposta del mercato, la seconda risposta del mercato è verso i safehavens".
Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.