Come recentemente riportato, i depositi di Bitcoin sul crypto exchange Coinbase sono scesi al livello più basso degli ultimi nove anni, a causa del trasferimento da parte degli utenti di una notevole porzione dei loro asset.
Secondo un rapporto di CryptoQuant, nel fine settimana le whale di Bitcoin (BTC) hanno trasferito da Coinbase 18.000 unità per un valore di quasi 1 miliardo di dollari, con valori di trasferimento che vanno da 45 a 171 milioni di dollari. L'order book pubblico di Coinbase contiene ora circa 394.000 BTC, per un valore stimato di 20,5 miliardi di dollari.
Il trasferimento da parte delle whale di Bitcoin dei propri fondi dagli exchange centralizzati è considerato un segnale rialzista, in quanto vi sono meno Bitcoin disponibili per la vendita. Tuttavia, gli utenti sui social media sono combattuti sulla natura dei trasferimenti. Alcuni ritengono che i fondi siano stati spostati verso wallet Bitcoin in previsione di un'impennata di prezzo causata dall'imminente dimezzamento di Bitcoin – ormai a soli due mesi di distanza – evento che potrebbe creare uno shock di offerta. Altri invece ritengono che i fondi spostati possano essere utilizzati per ottenere liquidità nelle transazioni over-the-counter (OTC).
Largest hourly #Bitcoin outflow in 2024 from Coinbase today: 18,746 Bitcoin moved in two transactions at the same block.
— Julio Moreno (@jjcmoreno) February 19, 2024
However, the transactions have all the patterns that would suggest:
- The Bitcoin is going into custody (input consolidation, new addresses being created… pic.twitter.com/FvH1wBXg1X
Altri suggeriscono che i fondi potrebbero essere destinati a un diverso depositario e che non si tratta di prelievi individuali, poiché la maggior parte di ciò che si trova in questi exchange "non appartiene comunque a loro, quindi tale cifra dovrebbe essere molto più bassa".
Ad ogni ciclo di halving di Bitcoin, la quantità di nuovi BTC che entrano nel mercato si riduce della metà, creando una crisi dell'offerta a fronte della crescita della domanda. Il prossimo dimezzamento di BTC avverrà in aprile, con un'altezza di blocco di 740.000 unità. La ricompensa per ogni blocco estratto dai miner sarà ridotta da 6,25 a 3,125 BTC. L'imminente halving giunge anche nel contesto di una massiccia domanda istituzionale, con 11 fondi negoziati in borsa (ETF) spot su Bitcoin approvati negli Stati Uniti a gennaio.
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Attualmente vengono estratti circa 900 BTC al giorno, mentre gli afflussi netti giornalieri nei Bitcoin ETF ammontano a circa mezzo miliardo di dollari o a circa 9.650 BTC, benché Grayscale registri quasi 100 milioni di dollari di deflussi giornalieri.
Dopo l'halving di aprile, la quantità giornaliera di BTC prodotta si ridurrà a circa 450 BTC, mentre la domanda istituzionale dovrebbe continuare ad aumentare. Questo enorme divario tra domanda e offerta si è storicamente rivelato rialzista per il prezzo di Bitcoin, con nuovi massimi storici raggiunti entro un anno dall'halving.
Al momento della stesura Bitcoin è scambiato a circa 52.300$, il livello più alto da dicembre 2021, malgrado il calo del 25% rispetto al massimo storico di circa 69.000$.