Calamos Investments, società di gestione degli investimenti a livello globale, sta lanciando una suite di fondi negoziati in borsa (ETF) protetti su Bitcoin che offrono agli investitori un'esposizione all'asset gestendo al contempo i rischi di volatilità.
L'ETF originario, CBOJ, è stato lanciato il 20 gennaio e fornisce una protezione al 100% contro i ribassi con un tetto massimo di rialzo compreso tra il 10% e l'11,5% su un periodo di un anno. Il lancio di altri due fondi, CBXJ e CBTJ, che offriranno rispettivamente una protezione al ribasso del 90% e dell'80%, è previsto per il 4 febbraio.
Ogni fondo utilizzerà una combinazione di Treasury statunitensi e opzioni su derivati dell'indice di Bitcoin (BTC) al fine di creare un quadro strutturato che offra agli investitori un accesso controllato ai rendimenti di BTC con una gestione del rischio integrata.
In un'intervista alla CNBC, Matt Kaufman, responsabile degli ETF di Calamos, ha dichiarato che la tempistica è strategica per la creazione di una riserva statunitense di Bitcoin, sottolineando come l'asset “potrebbe fungere da protezione contro l'inflazione”.

Bitcoin ETF protetti

Secondo Kaufman, gli investitori nel CBOJ di Calamos potranno contare su un rendimento al rialzo del 10-11,5%, a seconda delle condizioni di mercato, con una protezione del 100% contro il crollo del prezzo dell'asset su un periodo di un anno.
Le offerte CBXJ e CBTJ non garantiscono la stessa protezione del 100%, ma offrono un potenziale di rialzo significativamente più elevato, pari al 28%-31% per il CBXJ e al 50%-55% per il CBTJ.
Stando ad un comunicato stampa, tale approccio protettivo all'accesso agli ETF regolamentati su Bitcoin mira a fornire “un'esposizione gestita dal rischio attraverso una struttura di ETF liquida, trasparente ed efficiente dal punto di vista fiscale, senza alcun rischio di credito di controparte”.

Depositi di ETF previsti nel 2025

Nell'intervista alla CNBC, Kaufman ha sottolineato la “raffica di depositi di ETF legati alle crypto” e ha aggiunto che la suite protetta di ETF di Bitcoin CBOJ di Calamos è la prima del suo genere.
“Ci aspettiamo un'economia favorevole alle crypto nei prossimi anni”, sostiene Kaufman. "Abbiamo assistito ad una riserva strategica di petrolio più di 50 anni fa [...] Abbiamo riserve d'oro. Quindi, se avete intenzione di istituire una riserva in Bitcoin, pensiamo che questo sia un ottimo momento per farlo”.
Il 21 gennaio, i gestori patrimoniali Osprey Funds e REX Shares hanno depositato ETF per diverse memecoin, tra cui Official Trump (TRUMP), Dogecoin (DOGE) e Bonk (BONK), riflettendo la crescente domanda di opzioni di investimento in varie crypto.

Emittenti di ETF su Ethereum prevedono l'approvazione dello staking

Secondo Joe Lubin, fondatore di Consensys, gli emittenti di ETF su Ether (ETH) si aspettano che i fondi che offrono lo staking possano ricevere “presto” il via libera normativo.
Lubin riferisce che il suo team ha discusso con i provider di ETF i quali stanno “lavorando duramente per creare le migliori soluzioni” per i loro clienti, al fine di affrontare le complessità legate allo “staking and slashing”.
La Securities and Exchange Commission statunitense ha approvato gli ETF spot su Ether nel 2024, con nove prodotti lanciati a luglio; tuttavia, l'ente regolatore non ha ancora approvato alcun ETF Ether con sistema di staking.

Traduzione a cura di Walter Rizzo