Gli investitori istituzionali sembrano essere stati intimoriti dalle crescenti tensioni in Medio Oriente, con i fondi negoziati in borsa di Bitcoin spot degli Stati Uniti che registrano quasi 243 milioni di dollari di deflussi.  
Durante la giornata di ieri, gli 11 ETF spot su Bitcoin statunitensi hanno registrato un deflusso complessivo di 242,6 milioni di dollari, stando ai dati di Farside Investors. Si tratta del maggior deflusso in quasi un mese, dopo quello del 3 settembre, giorno in cui 288 milioni sono usciti dagli ETF BTC.
Si è trattato anche del terzo giorno di deflusso più consistente degli ultimi cinque mesi, invertendo un trend di afflussi di otto giorni consecutivi di negoziazione che ha raggiunto il picco di 494 milioni di dollari il 27 settembre. 
Il 1 ottobre il Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund ha registrato il maggior deflusso, pari a 144,7 milioni di dollari, seguito dall'ARK 21Shares Bitcoin ETF, che ha chiuso con una perdita di 84,3 milioni di dollari.
Il Bitwise Bitcoin ETF ha registrato un deflusso di 32,7 milioni, mentre il VanEck Bitcoin ETF 15,8 milioni e il Grayscale Bitcoin Trust 5,9 milioni. 
Non si sono registrati flussi per Invesco, Franklin, Valkyrie, WisdomTree e il Mini Bitcoin Trust di Grayscale. 
BlackRock iShares Bitcoin Trust è stato l'unico a registrare flussi positivi, registrando 40,8 milioni di dollari per la giornata, siglando il 15° giorno consecutivo di assenza di deflussi. 

Fonte: Farside Investors

In seguito all'attacco missilistico dell'Iran contro Israele avvenuto ieri, il prezzo spot di Bitcoin (BTC) è crollato di quasi 4.000 dollari. L'asset è scivolato ad un minimo di due settimane di 60.315 dollari per poi recuperare a 61.620 dollari al momento della stesura. 

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Nel frattempo, anche i nove Ether ETF spot statunitensi hanno registrato una giornata di deflussi, per un totale di 48,6 milioni di dollari. 
L'Ethereum Trust di Grayscale ha continuato a guidare l'emorragia, cedendo ieri 26,6 milioni. L'Ethereum Trust di Fidelity ha invece accusato una perdita analoga di 25 milioni, costituendo entrambi la parte più consistente delle perdite.

Traduzione a cura di Walter Rizzo