Didi Taihuttu, il patriarca della "Bitcoin Family", ha aggiornato il sistema di sicurezza dei suoi asset digitali dopo una serie di violenti attacchi ai danni dei possessori di criptovalute.
Nota per aver scommesso tutto su Bitcoin nel 2017, la famiglia ha deciso di distribuire frammenti delle proprie chiavi private in quattro continenti. In un’intervista a CNBC, Taihuttu ha rivelato di aver adottato un approccio ibrido invece di affidarsi esclusivamente agli hardware wallet:
"Abbiamo cambiato tutto. Ora, anche se qualcuno mi puntasse una pistola alla testa, non potrebbe ottenere più di quello che ho nel portafoglio o nel telefono. E non è molto."
La Bitcoin Family ha preso questa decisione in un momento di crescente criminalità nel settore, con sequestri e tentativi di estorsione sempre più frequenti. Le minacce hanno spinto la famiglia a ripensare completamente la loro strategia.
Chiavi cifrate e suddivise in tutto il mondo
La seed phrase della famiglia è stata cifrata e suddivisa in quattro parti, conservate attraverso servizi blockchain e placche metalliche ignifughe incise a mano. Queste ultime sono poi state nascoste in luoghi fisici sparsi per il globo, eliminando così potenziali punti deboli nel sistema.
Per rafforzare ulteriormente la protezione, Taihuttu ha aggiunto un livello "personale" di crittografia: ha modificato alcune parole della seed phrase in modo che risultino inutilizzabili senza il giusto corretto.
Taihuttu ha affermato che circa il 65% degli asset della famiglia è ora conservato in cold storage con il nuovo modello di sicurezza. I loro hot wallet, per trading e spese di tutti i giorni, sono invece protetti tramite protocolli multisignature.
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