Il 23 marzo, l'hash rate di Bitcoin (BTC) ha raggiunto un massimo storico di 398 milioni di TH/s: gli analisti ipotizzano che i miner stiano iniziando a riaccendere i loro impianti, ora che il prezzo di BTC è aumentato.
Secondo YCharts, da allora l'hash rate del network è leggermente diminuito a 344,63 milioni di TH/s; una cifra comunque decisamente maggiore rispetto ai 178,77 milioni di TH/s di un anno fa.
In un post del 26 marzo, Sam Wouters, Research Analyst presso River Financial, ha ipotizzato che l'incremento dell'hash rate sia legato al ritorno in funzione di dispositivi fino a questo momento disattivati, all'avvio di nuove strutture e alla ricerca di fonti d'energia a basso costo da parte degli imprenditori:
"L'hashrate di Bitcoin ha toccato i 400 Exahash. Se manterremo il tasso di crescita del 2023, raggiungeremo uno Zettahash entro la fine del 2025. Ricevo domande da parecchie persone, esprimono le loro perplessità.
Da dove proviene la crescita? Si tratta di Stati-nazione? Operazioni di mining segrete? Qualcuno ha trovato qualche exploit?"
Bitcoin's hashrate touched 400 Exahash. At the current growth rate in 2023, we'd reach a Zettahash by the end of 2025.
— Sam Wouters (@SDWouters) March 27, 2023
I'm getting questions and concerns from people.
Where is the growth coming from? Is it nation-states? Secret mining operations? Did someone find some exploit? pic.twitter.com/MMWfgPbqty
Wouters spiega:
"Quando il prezzo di BTC era basso e i miner hanno attivato quanto più inventario possibile, è stata rapidamente raggiunta la capacità massima gestibile dal network. Ora che il prezzo è tornato a salire – e che è passato un po' di tempo – è stato possibile attivare una parte maggiore dell'inventario."
Inoltre, Wouters afferma che i nuovi modelli Hydro di Bitmain stanno iniziando ad arrivare sul mercato: ogni macchina vanta una potenza di calcolo di "oltre 250 TH/s," e questo aumenta significativamente l'hash rate complessivo del network.
Un'analisi del 20 marzo di Stifel ha condiviso un'opinione simile, ipotizzando che il recente picco potrebbe essere collegato al fatto che i miner stanno riportando online il proprio hardware:
"Prevediamo che l'hash rate totale della rete continuerà ad aumentare, grazie all'acquisto di hardware a buon mercato da parte di miner ben capitalizzati."
Nazar Khan, della società di mining di BTC TeraWulf, racconta che la sua azienda sta attualmente massimizzando l'hash rate di tutti i suoi impianti, e che ha persino attivato ulteriori macchine nella sua nuova struttura Nautilus Cryptomine:
"Wulf ha l'opportunità di aggiungere 80 MW di capacità a LMD e 50 MW a Nautilus. Il recente incremento dei prezzi dimostra il valore a lungo termine della capacità di espandersi in siti energetici a basso costo."
Great start to the morning at the #NuclearPowered #Nautilus facility ⛏ Kicking off the week clean and green pic.twitter.com/XY9XFeUloF
— TeraWulf (@TeraWulfInc) March 20, 2023
Khan spiega che, sebbene il mercato ribassista abbia costretto molti miner a spegnere le proprie macchine e attendere che il prezzo dell'asset migliorasse, TeraWulf è stata in grado di continuare a estrarre BTC grazie all'elevata efficienza delle sue operazioni.
Tuttavia, a prescindere dalle ragioni dell'incremento, Khan ritiene che difficilmente l'hash rate continuerà ad aumentare per tutta la prima metà dell'anno: "C'è un ritardo tra quando vengono prese le decisioni d'investimento e quando le macchine vengono effettivamente attivate."