Mentre alcuni Stati come El Salvador hanno accolto Bitcoin a braccia aperte, altri governi stanno tentando di vietare la legalizzazione della valuta digitale. Ammesso che riescano nel loro tentativo, secondo gli esperti del settore una cosa è certa: Bitcoin (BTC) è qui per restare.

A pensarla in questo modo è, tra gli altri, il CEO di eToro Yoni Assia, che durante un’intervista esclusiva per Cointelegraph alla conferenza Bitcoin 2021 di Miami ha definito BTC “il re della crypto”, aggiungendo che la valuta digitale non scomparirà:

"Sarei sorpreso se non vedessi il prezzo di Bitcoin aumentare in maniera significativa nei prossimi 3-5 anni, dal momento che ci sono ancora 5 miliardi di persone al mondo che non hanno una moneta locale forte."

Affinché il sogno diventi realtà è importante che le persone credano nell’etica della valuta decentralizzata, ha affermato il managing director di eToro degli USA:

"Credo che la motivazione etica per Bitcoin e per far capire alle persone che è la soluzione giusta da prendere sia la separazione tra Stato e moneta. Solo in questo modo si riuscirà a concretizzare quell’ideale a cui aspiriamo."

Regolamentazione: portare il vecchio mondo nella nuova realtà

Nell’ottica di un futuro decentralizzato, eToro sta creando un ponte tra la finanza tradizionale e il mondo delle criptovalute, ha dichiarato Assia. A suo parere bisognerebbe trovare il giusto equilibrio fra valute digitali e asset tradizionali:

“La maggior parte della nostra clientela fa trading sulla nostra piattaforma scambiando sia crypto che azioni, e credo che questo sia un trend che continueremo a vedere in futuro.”

Il CEO di eToro ha commentato positivamente il fatto che sempre più investitori istituzionali stiano entrando nelle crypto, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione della finanza decentralizzata (DeFi):

"La DeFi è un po’ come il selvaggio west al momento. Nessuna regolamentazione, nessuna istituzione finanziaria, ma un livello incredibile di innovazione. Penso che buona parte di questa innovazione entrerà nelle istituzioni finanziarie tradizionali o regolamentate, nelle società centralizzate, per poter offrire l'innovazione direttamente ai consumatori."

Secondo le previsioni di Assia, si verificherà un trasferimento di oltre 100 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni in asset digitali nativi: col tempo, quasi tutte le risorse finanziarie saranno alla fine incorporate nelle reti blockchain.