Bitcoin (BTC) si è leggermente ripreso dopo i minimi del 7 gennaio: la price action del 2022 continua a deludere i trader.

BTC/USD, grafico candele a un'ora (Bitstamp). Fonte: TradingView
BTC/USD, grafico candele a un'ora (Bitstamp). Fonte: TradingView

La correzione di Bitcoin potrebbe non essere terminata

I dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView mostrano che BTC/USD ha raggiunto i livelli più bassi da settembre, scivolando a un minimo di 40.938$ su Bitstamp.

Sembrava che la coppia avesse trovato supporto a 42.000$ ma ha poi ripreso la sua discesa, scivolando al di sotto del floor visto nelle liquidazioni a cascata di dicembre. I trader ora si chiedono se potremmo assistere a un collasso verso l'area dei 30.000$.

Il trader Crypto Ed ha messo in guardia la community:

"Potrebbe anche andare più in basso con un liquidation wick, sotto i minimi di settembre."

Una serie di fattori macro stanno applicando una forte pressione ribassista su Bitcoin e le altre criptovalute, sostengono gli esperti. Vengono ad esempio citati gli attuali eventi in Kazakistan, che attualmente ospita circa il 18% dell'hash rate di Bitcoin.

Questa settimana il Paese ha infatti assistito a un'interruzione di massa delle connessioni a Internet, facendo crollare le stime dell'hash rate di circa 20 EH/s. Soltanto pochi giorni prima la potenza di calcolo complessiva del network di Bitcoin aveva raggiunto un nuovo massimo storico di 192 EH/s.

Gli Stati Uniti hanno smesso di stampare contanti

Arthur Hayes, ex CEO dell'exchange di derivati ​​BitMEX, ha indicato che gli aumenti dei tassi programmati dalla Federal Reserve degli Stati Uniti e la riduzione degli acquisti di asset stanno riducendo l'interesse per gli asset di rischio.

Su Twitter, Hayes ha scritto:

"Le stampanti di denaro si sono spente: le criptovalute stanno per essere colpite da una tavola di legno costellata di chiodi arrugginiti. Leggi il mio saggio 'Maelstrom' per scoprire perché."

Hayes spiega:

"Data la legge dei grandi numeri, una semplice ripresa della precedente tendenza negli acquisti di asset non causerà un'improvvisa e brusca accelerazione della crescita dell'offerta di moneta. Pertanto, mentre gli asset di rischio — criptovalute incluse — beneficerebbero da tale evento, nel migliore dei casi gli asset crescerebbero lentamente verso i precedenti massimi storici.

Anche se tutto ciò dovesse accadere, l'unico modo in cui i mercati delle criptovalute tornerebbero a crescere sarebbe se la Fed aprisse nuovamente i rubinetti e il denaro fiat si riversasse ancora una volta nelle crypto."

Non sappiamo se la Fed alzerà nuovamente i tassi, ma di certo la riduzione degli acquisti è già iniziata.