L'economista Nouriel Roubini, conosciuto con il nome di "Dr. Doom" per aver previsto la crisi finanziaria del 2008 e divenuto celebre nella comunità delle criptovalute per aver più volte criticato questa tecnologia, ha ammesso che Bitcoin (BTC) potrebbe essere "una riserva parziale di valore."

Roubini ha rilasciato tali dichiarazioni durante un panel tenuto alla conferenza CC Forum 2019 di Londra, al quale hanno anche partecipato importanti figure dell'industria delle criptovalute come Brock Pierce, Bobby Lee e Tone Vays,

"Forse Bitcoin è una riserva parziale di valore"

Ciononostante, dopo questo inaspettato commento positivo Roubini ha aggiunto anche una buona dose di critiche:

"Forse Bitcoin è una riserva parziale di valore, ma non è un'unità di conto, non è un mezzo di pagamento, non è scalabile [...]. Nonostante i rialzi di inizio anno, ha perso il 60% del proprio valore rispetto al suo massimo storico. Sinceramente non credo che andrà da nessuna parte. "

"Preferirei avere un dollaro statunitense piuttosto che una qualsiasi delle vostre shitcoin", ha poi detto al fondatore di BTCC Bobby Lee, sostenendo che l'innovazione del settore finanziario non arriverà dalle criptovalute, bensì dall'implementazione di tecnologie come intelligenza artificiale, big data e IoT.

La tokenizzazione ci farebbe tornare all'Età della Pietra

Roubini ha infine affermato che la tokenizzazione degli asset, proposta da molti sostenitori della tecnologia blockchain, sarebbe come tornare all'Età della Pietra e al baratto, in quanto impedirebbe di misurare il prezzo relativo dei beni:

"Pure i Flintstones avevano un sistema di valori più sofisticato delle criptovalute."

A luglio di quest'anno, Roubini aveva dichiarato che le criptovalute sono "un cancro in metastasi", e che esistono "prove schiaccianti che dimostrano la presenza dilagante di frodi e abusi" nel settore. Sempre a luglio, l'uomo aveva previsto che il valore di Bitcoin sarebbe presto arrivato a zero:

"Bitcoin è sceso nuovamente sotto i 10.000$. Ha perso un terzo del proprio valore in meno di una settimana, ma la strada verso lo zero è ancora lunga. A dire il vero il giusto prezzo sarebbe inferiore a zero, dati i fattori esterni parecchio nocivi. Ma toccherà certamente lo zero, a tempo debito."