I principali player dell'industria del mining di Bitcoin (BTC) stanno concentrando la loro attenzione sull'energia nucleare, al fine di rendere le loro operazioni maggiormente green.

"L'energia nucleare potrebbe rappresentare una opportunità dirompente per introdurre enormi quantità di energia pulita e carbon-free", riferisce Harry Sudock, vice presidente di GRIDD, durante il "Bitcoin & Beyond Virtual Summit" del 10 novembre. GRIDD è una società americana che offre energia rinnovabile a basso costo per impianti di mining integrati verticalmente.

Secondo Sudock, in passato i programmi di sovvenzione e i discorsi sulle energie rinnovabili si sono in gran parte concentrati sull'energia solare ed eolica, trascurando i potenziali benefici dell'energia nucleare:

"Il tasso di crescita è in gran parte concentrato sul solare e sull'eolico in questo momento, e questa è solo la realtà dei programmi che sono stati lanciati negli ultimi 8-10 anni. Ma quello che ci piacerebbe vedere è un'espansione del nucleare".

Samson Mow, chief strategy officer di Blockstream, ha partecipato come panelist accanto a Sudock, discutendo le complessità del mining di Bitcoin e l'associata spesa energetica.

Mow ha fatto riferimento al ruolo che il "FUD" (fear, uncertainty and doubt) tende ad avere nelle discussioni incentrate sul mining di Bitcoin, dichiarando che può accrescere fraintendimenti non solo sul mining, ma anche sulla produzione di energia più in generale: tali fraintendimenti sfociano infine in folli titoli quali "Bitcoin sta bollendo gli oceani":

"Il quadro generale spesso sfugge, in quanto l'estrazione di Bitcoin rappresenta una minuscola percentuale del consumo di energia in tutto il mondo, come una frazione di 1%. Se noi siamo inquinanti, allora tutto il resto lo è molto di più, dico bene?"

Mow è un sostenitore dell'energia nucleare per il mining di Bitcoin:

"il problema è che siamo regrediti come società, rifiutando l'energia nucleare sostituendola con l'eolico e il solare, modalità più costose, più difficili da generare e che non sempre funzionano."

Il mese scorso, il Bitcoin Mining Council (BMC) ha intervistato circa il 33% dell'attuale rete globale di miner Bitcoin, stimando che il mix di elettricità sostenibile utilizzata globalmente nel settore sia cresciuta di circa il 3%, totalizzando il 55,9% durante il terzo trimestre di quest'anno.

"I miner di Bitcoin opteranno per la forma più economica di elettricità disponibile", riferisce Amanda Fabiano al summit. Fabiano è la responsabile delle attività di mining presso la società di gestione degli investimenti di asset digitali Galaxy Digital, e membro fondatore della BMC.

"Penso che il capitale focalizzato sulla sostenibilità troverà una nuova sistemazione nel mining di Bitcoin".