Sembra che il settore del mining di Bitcoin (BTC) nordamericano si stia muovendo verso una maggiore sostenibilità ambientale, dopo un meeting mediato dal CEO di MicroStrategy, Michael Saylor, tra Elon Musk e diversi grandi miner.

Lunedì, Saylor e Musk hanno rivelato la creazione del Bitcoin Mining Council. Il concilio è composto da diversi leader del settore, tra cui Argos Blockchain, Blockcap, Galaxy Digital, Hive Blockchain, Hut 8 Mining, Marathon Digital e Riot Blockchain.

Ha l’obiettivo di “promuovere la trasparenza sui consumi energetici e accelerare iniziative di sostenibilità in tutto il mondo,ha twittato Saylor.

“Ieri ho avuto il piacere di mediare una riunione tra Elon Musk e i miner di Bitcoin leader in Nord America. I miner hanno accettato di formare il Bitcoin Mining Council per promuovere la trasparenza sui consumi energetici e accelerare iniziative di sostenibilità in tutto il mondo.”

Inoltre, Saylor ha indicato che il nuovo gruppo si impegnerà a raggiungere obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale legati al mining di Bitcoin, oltre a educare il mercato sul processo di mining.

Musk, il primo a twittare a proposito delle discussioni, ha annunciato:

“Ho parlato con i miner di Bitcoin nordamericani. Hanno deciso di pubblicare i consumi da fonti rinnovabili attuali e pianificati, oltre a chiedere ai miner in tutto il mondo di fare lo stesso. Potenzialmente promettente.”

Sembra che il prezzo di Bitcoin abbia tracciato un forte rialzo in seguito alla notizia. BTC ha toccato un massimo locale di 39,960$, ampliando i guadagni precedenti.

La decisione presa da Tesla di interrompere i pagamenti in Bitcoin a causa di preoccupazioni ambientali potrebbe aver contribuito a una delle peggiori correzioni della storia. Dal massimo al minimo l’asset digitale ha perso il 54%, rimbalzando eventualmente a quota 30.000$. Nel frattempo, Musk ha ricevuto forti critiche dalla comunità crypto che aveva da poco abbracciato.

Anche se i fraintendimenti relativi all’impatto negativo del mining di Bitcoin sull’ambiente non sono una novità, di recente sono arrivate notizie negative anche dalla Cina, secondo cui il governo pianifica azioni repressive contro i miner.

Come segnalato da Cointelegraph, diversi miner di Bitcoin cinesi stanno già riducendo le proprie attività nel Paese per trasferirsi in giurisdizioni più favorevoli.