Secondo quanto riportato dai miner, la produzione mensile di BTC è diminuita a causa della difficoltà di mining – la potenza di calcolo necessaria per confermare le transazioni di Bitcoin (BTC) e creare nuovi blocchi – in costante aumento.
A gennaio la produzione di Bitcoin dei principali miner, tra cui Hut 8, Mara e Bitrfarms, ha registrato un calo rispetto all'ultimo mese del 2024. In controtendenza, Riot Platforms ha registrato un aumento del 2,1% nella produzione.
Fonte: Riot Platforms
Pronti ad affrontare la crescente difficoltà della rete
Per tutto il mese di gennaio, la difficoltà della rete di Bitcoin ha oscillato intorno al suo valore massimo storico di 110.000 miliardi.
La difficoltà di produrre nuovi blocchi è aumentata del 27,8% dall'ultimo halving del 20 aprile 2024. Prevedendo la necessità di una maggiore potenza di calcolo, i miner di Bitcoin hanno aggiornato le loro attrezzature e razionalizzato le operazioni commerciali per rimanere redditizi.
Rispetto a dicembre 2024, la produzione mensile di Bitcoin di Hut 8 è scesa del 27%, con un mining di 65 BTC a gennaio. Allo stesso modo, Mara e Bitfarms hanno registrato una diminuzione della produzione mensile rispettivamente del 12,5% e del 4,7%.
Produzione mensile di Bitcoin di Bitfarms. Fonte: Bitfarms
Riot assicura produzione di Bitcoin con nuovo stabilimento
A gennaio Riot Platforms ha commissionato una nuova struttura di mining in Texas dalla potenza di 1 gigawatt. Tramite un comunicato, Jason Les, CEO di Riot, ha dichiarato:
"La struttura di Corsicana ha raggiunto un hash rate di 15,7 EH/s verso fine mese. Continuiamo inoltre a riscontrare ottimi risultati dai nuovi miner e dai sistemi di immersione, che si riflettono nel significativo miglioramento del nostro hash rate operativo e dei tassi di utilizzo”.
Nel frattempo, Asher Genoot, CEO di Hut 8, ha annunciato l'imminente completamento degli aggiornamenti dell'infrastruttura, che miglioreranno la capacità di mining complessiva “nelle prossime settimane”.
D'altra parte, l'hashrate dovrebbe ridursi a causa della riduzione della difficoltà e della riduzione dei preordini di hardware dedicato.
Durante l'ultima settimana di gennaio, la difficoltà è scesa a 108.000 miliardi, pur mantenendo un hashrate di circa 832 esahash al secondo (EH/s).
Traduzione a cura di Walter Rizzo