Dawn Fitzpatrick, chief information officer di Soros Fund Management, afferma che in passato Bitcoin (BTC) poteva essere considerato un asset di nicchia, ma l’inflazione del dollaro statunitense ha cambiato le cose.
Durante un’intervista a Bloomberg, Fitzpatrick ha rivelato che la sua compagnia, un fondo di gestione degli asset creato dall’investitore globale George Soros, ha iniziato di recente a interessarsi di Bitcoin.
“Crediamo che l’intera infrastruttura intorno alle crypto sia molto interessante, e stiamo realizzando alcuni investimenti in questa infrastruttura — crediamo sia a un punto di svolta,” ha spiegato Fitzpatrick.
Questo punto di svolta è il risultato dell’inflazione fiat, che ha visto l’offerta del dollaro statunitense aumentare del 25% solo nell’ultimo anno. La CIO ha aggiunto:
“Per quanto riguarda le crypto in generale, ci troviamo in un momento particolarmente importante. Qualcosa come Bitcoin sarebbe potuto rimanere un asset di nicchia, ma negli ultimi 12 mesi abbiamo aumentato l’offerta monetaria negli Stati Uniti del 25%.”
Solo in questo mese, Soros Fund ha investito in due progetti incentrati sulle crypto. Il primo in un round di finanziamento da 200 milioni di dollari svolto da NYDIG, mentre il secondo è stato un investimento nell’azienda di contabilità crypto Lukka, che il 25 marzo ha raccolto 53 milioni di dollari.
La fiducia del fondo in Bitcoin e nelle tecnologie ad esso correlate sembra essere pari all’avversione verso un ulteriore inflazione fiat, come spiega Fitzpatrick:
“La paura della svalutazione delle valute fiat è reale. E quando pensi a Bitcoin, io non lo considero una valuta, bensì una commodity. Tuttavia, è una commodity facile da conservare e trasferire.”
Fitzpatrick ha menzionato brevemente le central bank digital currency, soprattutto in relazione alla Cina, che a suo avviso sta facendo mosse strategiche per diventare il first mover nella tecnologia CBDC. Tuttavia, anche se la Cina dovesse essere la prima a lanciare una valuta digitale emessa centralmente, Fitzpatrick non crede che il suo effetto su Bitcoin sarà troppo destabilizzante nel lungo termine.
“Vogliono che venga usata in tutto il mondo, ed è una potenziale minaccia per Bitcoin e altre criptovalute,” ha spiegato Fitzpatrick. “Credo sia una minaccia reale, ma sarà solo temporanea. Non credo che riuscirà a destabilizzare Bitcoin in modo permanente.”