A seguito di un novembre movimentato per Bitcoin (BTC), alcune metriche on-chain e sul prezzo suggeriscono che il bottom potrebbe verificarsi a dicembre. L'ultimo rapporto di Capriole Investments fornisce un'analisi sulla possibilità che Bitcoin raggiunga il bottom. Prendendo in considerazione il valore realizzato, la capitolazione dei miner, i costi elettrici di mining, il downdraw e i numeri record degli hodler, sembra che BTC abbia raggiunto un minimo di 16.600$ - 16.950$. 

Ecco cinque motivi per cui Edwards ritiene che il prezzo del Bitcoin si stia avvicinando a un bottom del ciclo.

I Ribbon SLRV mostrano un segnale d'acquisto

I Ribbon SLRV tracciano i flussi di investimento combinando le medie mobili a 30 e 150 giorni con l' SLRV Ratio, che indica la percentuale di Bitcoin movimentati in 24 ore diviso quelli detenuti per 6-12 mesi.

Bitcoin SLRV Ribbons. Fonte: Glassnode

Secondo Charles Edwards, i Ribbon SLRV sovraperformano la strategia BTC HODL, rendendoli un forte indicatore della direzione che potrebbe prendere il prezzo di BTC.

Sebbene i Ribbon SLRV siano stati ribassisti per tutto il 2022, il recente passaggio a 16.600$ ha portato l'indicatore ad essere rialzista. Secondo Edwards, questo cambiamento crea un segnale d'acquisto per gli investitori e i fondi istituzionali ancora presenti sul mercato, creando così una solida base per il prezzo minimo del Bitcoin.

Il prezzo del BTC scende sotto il suo costo elettrico globale

Sebbene sia risaputo che un'ampia fetta di Bitcoin miner attualmente opera in perdita, non si tratta di un fenomeno raro nella storia del BTC.

Il costo totale di produzione per i miner include l'hardware di mining, i costi operativi, i costi di investimento, i contratti di energia a tasso variabile e altri fattori, mentre il costo elettrico considera solo l'elettricità effettiva utilizzata per estrarre BTC.

Costo di produzione del Bitcoin e costo elettrico del BTC. Fonte: Glassnode

Il costo elettrico effettivo è storicamente un livello minimo per Bitcoin perché è raro che quest'ultimo scambi al di sotto di questo valore. Storicamente, Bitcoin ha scambiato al di sotto del costo elettrico solo quattro volte, l'ultima delle quali il 10 novembre, quando il costo elettrico del BTC ha raggiunto i 16.925 $..

Le vendite dei miner di BTC raggiungono il picco massimo

I miner continuano a perdere denaro a causa dei costi di produzione superiori al prezzo spot del Bitcoin. Questa dicotomia li costringe a vendere per rimanere a galla.

L'attuale livello di vendita è il terzo più grande della storia: gli altri due eventi si sono verificati quando BTC era a 2,10 $ nel 2011 e a 290 $ nel 2015.

Pressione di vendita dei miner BTC, eventi principali. Fonte: TradingView

Con il senno di poi, agli investitori piacerebbe riavere quei prezzi e secondo Edward l'attuale prezzo del BTC rappresenterebbe un valore simile.

Bitcoin Hash Ribbons conferma l'ennesima capitolazione dei miner

La capitolazione dei miner comporta lo spegnimento degli ASIC non più redditizi e la vendita di parte delle riserve di Bitcoin per coprire le spese.

Secondo Capriole Investments, durante le capitolazioni dei miner si forma un prezzo minimo prima che l'hash rate torni a migliorare. Come si evince dal grafico sottostante, il 28 novembre si è verificata un'altra capitolazione dei miner e, se l'analisi è corretta, il bottom di Bitcoin dovrebbe aggirarsi intorno ai 16.915 $, dal momento che l'hash rate ha iniziato a salire a partire dal 28 novembre.

Hash Ribbon per il mining di Bitcoin. Fonte: TradingView

Massimo storico per Bitcoin nonostante un calo dei prezzi

Una metrica utilizzata per analizzare il comportamento degli hodler di Bitcoin è il tracker dei profitti e delle perdite non realizzate degli holder a lungo termine (NUPL).

Nel corso della storia del Bitcoin, la metrica NUPL ha mostrato un calo così ampio solo in quattro occasioni.

Metrica del Bitcoin NUPL. Fonte: Glassnode

Le occasioni precedenti in cui si sono verificati ribassi così consistenti hanno sempre rappresentato dei livelli interessanti di acquisto per gli investitori. Edwards suggerisce che se gli investitori considerano il prezzo del BTC sottovalutato, la loro scelta di accumulare potrebbe consolidare ulteriormente il floor del Bitcoin.

Un'altra tendenza che si sta formando è quella relativa alla metrica degli hodler a lungo termine, che ha raggiunto i massimi livelli. Attualmente, il 66% dell'offerta di Bitcoin è nelle mani di hodler a lungo termine, ovvero che detengono Bitcoin da oltre un anno.

Secondo Edwards, questo comportamento è in linea con l'evoluzione dei mercati macro.

Abbiamo raggiunto il massimo storico per quanto riguarda l'hodling a lungo termine. Coloro che detengono Bitcoin da almeno un anno rappresentano il 66% della rete. I precedenti picchi di holding a lungo termine erano tutti allineati con i periodi di bear market. pic.twitter.com/4IXnUg5f3S

— Charles Edwards (@caprioleio) December 6, 2022

Sebbene i mercati siano ancora fortemente correlati alle azioni e vulnerabili ai cambiamenti macro del mercato, diversi dati suggeriscono che Bitcoin potrebbe essere nelle fasi finali di un processo di bottoming.

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