Da circa sei settimane la volatilità di Bitcoin (BTC) è relativamente bassa: il prezzo ha perlopiù continuato ad oscillare fra i 9.300 e i 9.900 dollari. A causa di ciò, secondo molti trader assisteremo presto a un movimento ben più significativo.

Nell'ultimo anno, Bitcoin si è mosso all'interno di due range molto estesi: il primo nel giugno del 2019 e l'altro nel dicembre dello stesso anno. In entrambi i casi, nei mesi successivi il prezzo della criptovaluta è aumentato del 40%.

Bitcoin diretto verso l'alto o verso il basso?

Generalmente, i trader prevedono due possibili scenari a breve termine per Bitcoin. Il primo è un rifiuto a 9.200$, seguito da un crollo a 7.000$; il secondo è invece la difesa del supporto a 9.200$ e un nuovo test della resistenza a 10.500$.

Qualunque sia la futura direzione di Bitcoin, gli analisti sono concordi sul fatto che le prossime settimane saranno estremamente volatili per l'intero mercato delle criptovalute.

Su Twitter, l'analista conosciuto con il nome di Crypto Birb ha scritto:

"Si sta già consolidando da 1,5 mesi. Molto presto assisteremo a un movimento mostruoso da parte di BTC."

Totalmente opposto il parere del trader Pentarhudi, secondo il quale il prezzo di Bitcoin potrebbe persino tornare a 6.000$ in quanto la criptovaluta ha già tentato tre volte, senza successo, di oltrepassare il muro dei 10.500$ (Triple Top):

"Triple top nel grafico giornaliero... pattern ribassista. Si innescherà con una chiusura sotto gli 8.000$, con un target a 6.000$."

Formazione "Triple Top" nel grafico giornaliero di Bitcoin

Formazione "Triple Top" nel grafico giornaliero di Bitcoin. Fonte: Tradingview

Ottobre 2019, febbraio 2020 e maggio 2020: in queste tre date Bitcoin ha raggiunto rispettivamente quota 10.560$, 10.549$ e 10.440$. Nelle settimane successive, il prezzo della criptovaluta è sempre collassato di almeno il 30%.

Inoltre, vari Sentiment Index di Bitcoin indicano che in questo momento è presente una forte paura fra gli investitori, che diventano sempre più cauti.

Bitcoin Fear and Greed Index tracciato su un grafico a 4 ore di BTC/USD

Bitcoin Fear and Greed Index tracciato su un grafico a 4 ore di BTC/USD. Fonte: Byzantine General

Variabili che potrebbero influenzare il prezzo di BTC nel breve termine

Vi sono due variabili che potrebbero influenzare il prezzo di Bitcoin nelle prossime settimane. Il primo è il fatto che JPMorgan abbia inaspettatamente elogiato la criptovaluta, mentre il secondo è il rischio che i miner possano iniziare a vendere più BTC dopo un incremento della difficoltà.

Questa settimana JPMorgan ha lodato la tenacia di Bitcoin, che è sopravvissuto al crollo a 3.600$ di marzo e in appena tre mesi è tornato a 10.000$. In un periodo in cui la domanda istituzionale per BTC è in forte aumento, la recente analisi rialzista di JPMorgan potrebbe far impennare il prezzo della criptovaluta.

Al tempo stesso, si prevede che nei prossimi giorni la difficoltà di mining aumenterà del 13%: questo incrementerà i costi operazionali, spingendo i miner a vendere un maggior numero di BTC per non andare in rosso.