L’11 novembre, il prezzo di Bitcoin (BTC) ha reclamato i 15.500$ dopo che le whale hanno venduto la più grande quantità di BTC dal mese di marzo. Nei cicli di mercato precedenti, la principale criptovaluta ha registrato solitamente rialzi dopo un sell-off delle whale.
Il 12 marzo, per esempio, l’indicatore All Exchanges Inflow Mean (MA7), che misura la media degli afflussi diretti verso tutti gli exchange, ha raggiunto il valore 3. Lo stesso giorno, BTC è crollato fino a 3.596$ su BitMEX per via di liquidazioni a cascata.
Da allora, la MA7 non ha mai superato il livello di 1,7. L’11 novembre, per la prima volta da marzo, la MA7 si è avvicinata a 2. Questo indica che negli ultimi giorni le whale hanno venduto una notevole quantità di BTC.
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Perché un grande sell-off in Bitcoin indica un trend rialzista?
Le whale di Bitcoin, ovvero individui ad alto patrimonio netto che possiedono grandi quantità di BTC, non sempre aprono posizioni short sulla criptovaluta quando prevedono un calo.
Molte whale preferiscono incassare i profitti durante una bull run e accumulare strada facendo, in quanto gestiscono posizioni sostanzialmente più grandi rispetto alla maggior parte dei trader retail. Pertanto, hanno bisogno di liquidità e un’elevata domanda d’acquisto per vendere o regolare le proprie posizioni.
Bitcoin tende a crescere dopo un sell-off delle whale perché tale evento riduce la pressione di vendita sulla criptovaluta nel breve e medio termine.
Il mercato di Bitcoin è diventato più equilibrato tra i trader retail, ma le istituzioni, le whale e gli individui con un alto patrimonio netto hanno ancora un impatto.
Ki Young Ju, CEO di CryptoQuant, ha evidenziato che storicamente Bitcoin tende al rialzo quando le “whale vittime” depositano BTC sugli exchange:
“L’indicatore buy-the-dip. Compra BTC quando le whale vittime depositano sugli exchange dopo il crollo.”
Nell’ultima settimana Bitcoin ha assistito a una volatilità estrema, possibilmente causata dalle attività delle whale, impegnate a incassare i profitti. Tuttavia, ogni grande contrazione è stata assorbita aggressivamente da altre whale e investitori retail.
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BTC ha segnato cali significativi l’8, il 10 e l’11 novembre, riprendendosi da ogni pullback con forza per tornare ai livelli di supporto precedenti nel giro di qualche ora.
Anche i fondamentali on-chain sono molto positivi
Oltre alla struttura tecnica favorevole di Bitcoin, i fondamentali on-chain suggeriscono una prospettiva complessivamente rialzista.
Secondo i dati di Glassnode, il numero di indirizzi attivi di Bitcoin ha toccato un massimo pluriennale. Elias Simos, protocol operations manager presso Bison Trails, ha commentato:
“Sapevi che questa settimana gli indirizzi attivi di BTC hanno raggiunto un record pluriennale, e si trovano ora a livelli pari al massimo della bolla di gennaio 2018? Nell’intera storia della blockchain, gli indirizzi attivi sono stati sopra a 1 milione solo per 1,5 mesi. Interessante.”
Il numero di indirizzi attivi giornalieri è un importante parametro on-chain per Bitcoin in quanto potrebbe indicare due trend cruciali.
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Primo, gli investitori retail stanno accumulando sempre più BTC trasferendoli a wallet personali. Questo dimostra l’intenzione di conservare Bitcoin per un periodo di tempo prolungato.
Secondo, potrebbe essere in corso un maggior numero di accordi over-the-counter, soprattutto tra whale e individui ad alto patrimonio netto.
La combinazione tra trend tecnici e fondamentali positivi introduce la possibilità di un rialzo più ampio prima di fine anno. Con l’halving avvenuto solo sei mesi fa, le probabilità di un trend rialzista più sostenibile rimangono elevate.