Il sentiment di Bitcoin (BTC) è significativamente migliorato, in seguito al recente rally che ha spinto il prezzo della criptovaluta a un nuovo massimo per il 2022. Tuttavia, l'apertura di Wall Street del 30 marzo non è riuscita ad alimentare un nuovo slancio rialzista per BTC/USD, che al contrario minaccia di perdere il supporto a 47.000$.

Da "Extreme fear" a "Greed" in una settimana

Dopo aver guadagnato quasi il 30% dal 14 marzo, Bitcoin è riuscito a trasformare in supporto il suo prezzo d'apertura annuale: un livello che ha rappresentato una resistenza per tutto il 2022. Tuttavia, si stanno ora manifestando le prime tracce di un potenziale ritracciamento, dato che lo slancio rialzista si è bruscamente interrotto.

Come mostrano i dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView, il muro da superare per Bitcoin è a 48.000$.

BTC/USD, grafico candele a un'ora (Bitstamp). Fonte: TradingView
BTC/USD, grafico candele a un'ora (Bitstamp). Fonte: TradingView

I trader stanno valutando la possibilità di un backtest del supporto, ma le opinioni su quanto il prezzo potrebbe scendere prima di minacciare l'uptrend sono contrastanti.

L'analista Crypto Ed ha evidenziato i 45.000$ come principale "bounce zone" in caso di pullback, pur essendo questo livello al di sotto del prezzo d'apertura annuale di 46.200$. Ad ogni modo, ritiene improbabile un collasso verso i 40.000$.

Osservando il Crypto Fear & Greed Index, la necessità di un periodo di consolidamento appare evidente. In meno di una settimana, il punteggio è passato da 22/100 ("Paura estrema") a 60/100 ("Avidità"): il valore più alto da metà novembre.

Da allora il Crypto Fear & Greed Index ha iniziato a scendere, e attualmente si attesta su un più neutrale 52/100.

Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me

È in corso uno scenario da incubo per l'inflazione?

Gli utenti sui social hanno inoltre evidenziato alcuni fattori macro-economici contrari, che potrebbero rappresentare un problema per tutti gli asset di rischio. L'inflazione più alta degli ultimi 40 anni e i tassi di interesse vicini allo zero rappresentano infatti un ambiente poco fertile per gli asset risk-on.

Per quanto riguarda invece il mercato dell'oro, Material Scientist – creatore della piattaforma d'analisi on-chain Material Indicators – ha evidenziato che le delivery di futures sull'oro stavano seguendo un percorso "disfunzionale," precedentemente previsto dall'ex CEO di BitMEX, Arthur Hayes.

Hayes ha avvertito che molto presto l'oro salirà alle stelle, una volta che tutti avranno compreso che mantenere la propria ricchezza in contanti è una pessima idea. Nello stesso articolo Hayes ha affermato che anche Bitcoin trarrà vantaggio da questa situazione:

"Un prezzo dell'oro superiore a 10.000$ sconvolgerebbe psicologicamente i mercati degli asset globali. Poiché gli asset allocator globali ora pensano principalmente all'inflazione e ai rendimenti reali, tutti gli asset hard money ritenuti in grado di proteggere i portafogli da questa pestilenza raggiungeranno livelli astronomici. [...]

Sarà questo il cambiamento mentale che infrangerà la correlazione di Bitcoin con gli asset tradizionali risk-on e risk-off, come le azioni statunitensi e i tassi di interesse nominali."