Secondo i ricercatori di Coinbase, il lancio degli exchange-traded funds (ETF) Bitcoin spot negli Stati Uniti potrebbe causare una carenza di Bitcoin (BTC) "regolamentati" e danneggiare una popolare strategia di trading.Â
Mancano meno di tre settimane alla potenziale approvazione degli ETF Bitcoin spot, e molti ritengono che il trading potrebbe iniziare non molto tempo dopo. Tuttavia, David Duong, responsabile della ricerca istituzionale di Coinbase, e Greg Sutton, senior sales trader, hanno affermato che, una volta iniziate le negoziazioni, potrebbero emergere due rischi principali.
In un podcast del 19 Dicembre, Duong e Sutton hanno affermato che il lancio potrebbe causare un problema per le istituzioni che si approvvigionano di BTC, riferendosi agli emittenti che devono acquistare abbastanza Bitcoin da tenere nei loro ETF.
"È necessario acquistare Bitcoin da determinati luoghi regolamentati, e se la domanda è così grande che questi ragazzi non riescono ad acquisire i Bitcoin di cui hanno bisogno?".
Bitwise, società di venture crypto, ha previsto che l'ETF Bitcoin spot rappresenterà il lancio di maggior successo di un prodotto ETF in assoluto.
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Pur ammettendo che si tratta di un problema positivo rispetto ai bassi afflussi, Duong ha affermato che il rischio di approvvigionamento è da tenere presente in futuro.
Sutton ha dichiarato che un secondo rischio riguarda una delle strategie di trading istituzionali più popolari, nota come "basis trade" — ovvero trarre vantaggio dalla differenza tra il prezzo spot del Bitcoin e il prezzo dei contratti futures del BTC.
Secondo i dati di Velo, grazie al massiccio aumento dei volumi sia sul Bitcoin spot che sui contratti futures, negli ultimi quindici giorni il profitto potenziale sul basis trade è salito fino al 20%.
Tuttavia, man mano che gli investitori istituzionali otterranno un'esposizione sempre più diretta al Bitcoin — attraverso un prodotto ETF Spot — il margine di base si restringerà , riducendo di molto la redditività dell'operazione.
Attualmente sono 13 le richieste di ETF Bitcoin spot pendenti presso la Securities and Exchange Commission (SEC). Vi è un ampio consenso sul fatto che uno o tutti questi prodotti vengano approvati già il 10 Gennaio, con Eric Balchunas e James Seyffart, analisti ETF di Bloomberg, che stimano la probabilità di approvazione al 90%.
Secondo un post di Seyffart del 21 Dicembre, Grayscale, gestore di crypto asset, ha incontrato ancora una volta la SEC, nel tentativo di spingere per i rimborsi "in-kind" invece che per la creazione di contanti.
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Aggiornamento: Ieri @Grayscale ha incontrato nuovamente la SEC in merito al $GBTC pic.twitter.com/SIxdARrPyB
Update: @Grayscale met with the SEC again yesterday regarding $GBTC pic.twitter.com/SIxdARrPyB
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Un modello di rimborso "in-kind" è generalmente considerato più efficiente per gli emittenti di ETF, in quanto evita gli spread bid/ask e le commissioni di intermediazione che derivano dalla vendita dell'asset per raccogliere liquidità da destinare all'emissione di azioni.