I cluster di whale in Bitcoin (BTC) indicano tre livelli di prezzo critici per mantenere una struttura di mercato rialzista nel breve termine.

Questi cluster si formano quando grandi investitori comprano Bitcoin e non li spostano, rendendoli una transazione non spesa. In genere individuano i prezzi a cui potrebbero trovarsi livelli di supporto decisivi, che BTC deve proteggere per dare inizio a un rialzo prolungato.

Secondo i dati di Whalemap, i tre importanti livelli di supporto segnati dalle whale sono a 10.407$, 10.570$ e 10.667$.

Livelli di supporto macro in Bitcoin rappresentati come cluster di whale. Fonte: Whalemap

Livelli di supporto macro in Bitcoin rappresentati come cluster di whale. Fonte: Whalemap

I movimenti delle whale potrebbero segnalare l’inizio di un trend rialzista in Bitcoin

Le whale, ovvero investitori individuali che possiedono grandi quantità di Bitcoin, cercano solitamente una liquidità significativa per comprare o vendere sugli exchange. Questo accade perché piazzano ordini d’acquisto o di vendita sostanziali, per i quali è necessario prendere di mira livelli di prezzo molto liquidi.

Spesso le whale accumulano durante la capitolazione delle mani deboli, e in genere un sell-off dei trader retail nel panico generale dei mercati coincide con gli acquisti delle whale, in quanto hanno a disposizione grandi volumi di vendita da assorbire.

Negli ultimi giorni, un numero di ragioni e diversi eventi inaspettati potrebbero aver spinto gli investitori retail a vendere.

Il 1° ottobre, la Commodities and Futures Trading Commission (CFTC) statunitense ha accusato BitMEX di aver violato il Bank Secrecy Act. Subito dopo, BTC è crollato del 4,1%.

Dopodiché, nella giornata del 2 ottobre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è risultato positivo al COVID-19, sconvolgendo temporaneamente i mercati finanziari e aggiungendo pressione di vendita su Bitcoin.

I due eventi hanno intensificato la paura nel mercato delle criptovalute e il prezzo di Bitcoin è precipitato da 10.900$ a 10.500$.

Nel corso dei giorni successivi, il prezzo ha recuperato terreno arrivando a 10.670$, e questo nuovo livello corrisponde ai cluster di whale formati il 2 ottobre.

Due fattori tecnici potrebbero contribuire allo slancio di BTC

Oltre all’attività delle whale, ci sono due catalizzatori tecnici che potrebbero favorire l’ottimismo su BTC.

Per prima cosa, i funding rate dei future su Bitcoin nei principali exchange sono negativi o neutrali. Quando i funding rate si trovano in queste zone, significa che la maggior parte dei trader sugli exchange di future sta scommettendo contro BTC.

Un periodo prolungato di tassi negativi aumenta le probabilità di uno short squeeze, spingendo potenzialmente BTC al rialzo. Un trader pseudonimo conosciuto come “Byzantine General” ha commentato:

“Ci stiamo avvicinando a lunedì e i funding rate sono diventati ancora più negativi. Soprattutto su Binance, dove si trova gran parte dei trader.”

Inoltre, in seguito alle accuse della CFTC contro l’exchange, la risorsa di mercato Glassnode segnala che gli investitori hanno prelevato 45.000 BTC da BitMEX.

Molti esperti del settore avevano previsto interventi normativi nei confronti di BtMEX, e il conseguente deflusso di Bitcoin non è particolarmente sorprendente.

Qualcuno potrebbe sostenere che la migrazione di fondi da BitMEX a exchange più affidabili potrebbe beneficiare il sentiment di mercato generale. Gemini, una delle piattaforme che ha accolto buona parte dei BTC in fuga da BitMEX, è considerato tra gli exchange più forti in termini di conformità normativa.