Storicamente, Bitcoin (BTC) si è dimostrato un'eccezionale riserva di valore ma un pessimo asset di rendimento. Fortunatamente, i giorni in cui i rendimenti di BTC erano inferiori allo 0,5% sono giunti al termine: le opportunità emergenti negli ecosistemi Layer-2 (L2) e nella finanza decentralizzata (DeFi) stanno cambiando le carte in tavola.

Un tempo, il mining di Bitcoin era l'unico modo per guadagnare ricompense significative in BTC. I normali detentori dell'asset potevano ottenere rendimenti passivi soltanto tramite piattaforme CeFi poco affidabili, come le ormai defunte Celsius e Voyager, oppure affidarsi alla DeFi, che offriva tuttavia miseri margini di guadagno. Attualmente la piattaforma DeFi per prestiti Aave pagava ai depositanti di Wrapped Bitcoin (WBTC) un misero APR dello 0,04%!

Ma la situazione sta cambiando. Dopo anni di sviluppo silenzioso, le reti Layer-2 di Bitcoin – come Lightning Network, Core Chain, Rootstock (RSK) e Stacks – stanno guadagnando terreno. Il valore totale bloccato (TVL) sui network L2 di Bitcoin è salito a circa 1,4 miliardi di dollari, secondo i dati di DefiLlama. Si tratta di un aumento di quasi il 275% dall'inizio dell'anno a oggi, e di ben dieci volte rispetto al 2023.

Brendon Sedo di CoreDAO ha dichiarato a Cointelegraph che, a suo parere, nei prossimi anni i Layer-2 di Bitcoin cattureranno una fetta significativa del market cap di oltre 1.000 miliardi di dollari di BTC.

Staking nativo di Bitcoin

Alcuni network L2 – come Core Chain, Babylon e Spiderchain – stanno esplorando lo staking nativo di Bitcoin. Simili alle reti Proof-of-Stake (PoS) come Ethereum, gli staker sui network L2 di Bitcoin bloccano BTC come garanzia per proteggere le reti, ricevendo in cambio delle ricompense.

Nel frattempo, i protocolli Liquid Staking Derivatives (LSD) stanno portando i rendimenti dello staking di BTC a un numero ancora maggiore di L2. Questi protocolli emettono crediti tokenizzati sugli staking pool, e comprendono Core Earn, Bedrock, Stroom e Pell Network.

Gli ecosistemi Layer-2 e DeFi di Bitcoin al 12 aprile 2024. Fonte: DIA DAO

Ma è ancora presto: Spiderchain è in fase di testnet, mentre Babylon non ha ancora iniziato a emettere ricompense. D'altra parte la LSD di CoreChain, stBTC, è attiva e vanta un tasso di ricompensa dell'8,8%.

Si tratta di una percentuale notevolmente superiore a quella delle reti PoS Solana (SOL) o Avalanche (AVAX) – che fruttano rispettivamente il 6,85% e il 7,83% – e di gran lunga superiore al tasso di ricompensa del 3,4% di Ethereum. 

Va tuttavia sottolineato che Core Chain paga gli staker in CORE, il suo token nativo, e non in BTC. Ricordate, fate sempre le vostre ricerche e valutate attentamente se una strategia si adatta o meno alle vostre esigenze.

I Layer-2 di Bitcoin non offrono soltanto staking. Alcuni – come RSK, Merlin e Stacks – ospitano già ecosistemi DeFi Bitcoin-nativi, tra cui exchange decentralizzati (ALEX, Bitflow), protocolli di prestito (MoneyOnChain, Zest) e piattaforme all-in-one come Sovryn. Merlin offre persino un protocollo di derivati chiamato Surf.

Il protocollo di pagamento Lightning Network è stato lanciato nel 2018 e rimane ancora oggi molto utilizzato: vanta un TVL di quasi 300 milioni di dollari, secondo DefiLlama. Gli operatori dei nodi – che forniscono liquidità in BTC ai canali di pagamento Lightning in cambio di commissioni – guadagnano in media un APR del 5,62% in BTC.

Analogamente al mining di Bitcoin, i nodi Lightning sono dominati da aziende (come LQWD Technologies Corp.) e non da utenti retail.

Interesse istituzionale

Questi protocolli di staking in BTC non resteranno inosservati a lungo. I servizi di staking istituzionali, tra cui Kiln e Figment, supportano già il token nativo di Stacks (STX) che paga le ricompense in BTC dalle commissioni di rete. Presto potrebbero aggiungersi altri network.

A maggio, il gestore patrimoniale Valour ha lanciato il Valour Bitcoin Staking (BTC) SEK ETP: un Exchange-Traded Product (ETP) quotato sulla borsa scandinava Nordic Growth Market. Il prodotto fa staking di BTC su Core Chain. Valour ha inoltre lanciato un nodo validatore di Core Chain a giugno.

Il 3 settembre, il gestore patrimoniale 21.co ha lanciato il prodotto "21.co Wrapped Bitcoin" (21BTC). Si prevede una maggiore adozione istituzionale in futuro.

Wrapped Bitcoin 

Le possibilità più interessanti per BTC nella DeFi sono su Ethereum. Il lancio del protocollo di restaking EigenLayer nel 2023 ha cambiato le carte in tavola per le criptovalute, e BTC non fa eccezione. 

EigenLayer supporta una vasta gamma di "Actively Validated Services" (AVS), ovvero protocolli che rendono le loro operazioni sicure tramite i quasi 12 miliardi di dollari di ETH in restaking di EigenLayer. A novembre, gli AVS inizieranno a pagare per questo privilegio con i ricavi dei protocolli, generando un rendimento per i restaker.

EigenDA, il primo e più grande AVS di EigenLayer, ha aggiunto il restaking nativo dei token L2 ad agosto. Questo ha di fatto esteso il restaking da soltanto ETH ed EIGEN a praticamente qualsiasi asset virtuale, compresi i Wrapped BTC.

Ad agosto, il protocollo di restaking liquido Swell ha lanciato swBTC per pagare i rendimenti su WBTC. Si prevede che EigenLayer aggiungerà presto il restaking di Wrapped BTC. 

Un'altra opzione interessante è Synthetix (SNX), una piattaforma di derivati DeFi che ha lanciato il suo protocollo V3 su Arbitrum (ARB) a luglio. A differenza dei concorrenti, Synthetix V3 è progettato per accettare praticamente qualsiasi token come garanzia. I fornitori di liquidità (LP) guadagnano commissioni di trading, oltre a ulteriori incentivi in SNX. I liquidity provider di Wrapped ETH guadagnano il 7,6% su Arbitrum.

Solo una manciata di pool sono attualmente attivi, e la creazione di nuovi pool richiede l'approvazione da parte del consiglio d'amministrazione di Synthetix. Tuttavia, ci si aspetta di vedere i pool WBTC su Synthetix V3 al più presto.

Una cosa è certa. Che si tratti di una scaling chain di Ethereum o di un Layer-2 di Bitcoin, detenere BTC sta diventando molto più interessante. Rimanete vigili, o potreste lasciarvi sfuggire questa opportunità.

Alex O'Donnell è un senior writer di Cointelegraph. In precedenza ha fondato l'azienda per lo sviluppo di progetti DeFi Umami Labs, e ha lavorato per sette anni come giornalista finanziario in Reuters, dove si occupava di M&A e IPO. È anche responsabile della crescita crypto presso l'acceleratore di start-up Expert Dojo.