Un politico Argentino, che sostiene Bitcoin (BTC) e chiede l'abolizione della banca centrale del suo Paese, è in testa alle primarie presidenziali.

Con oltre il 90% dei voti scrutinati, il candidato libertario pro-Bitcoin Javier Milei è in testa con quasi il 32%. Secondo i dati di Bloomberg, è tallonato dal partito conservatore Together for Change (Juntos por el Cambio), con poco meno del 30%.

Nel frattempo, la coalizione di sinistra Unión por la Patria (Unione per la Patria) — il partito del governo in carica — è terza con poco più del 28,5% dei voti.

Il candidato libertario e pro-#bitcoin, Javier Milei, è in testa alle primarie argentine. pic.twitter.com/65XQeIVJth

— Peter McCormack‍☠️ (@PeterMcCormack) August 14, 2023

Milei ha creato e guida la coalizione La Libertad Avanza (La Libertà Avanza), le cui opinioni sono state descritte come a metà tra il libertario e l'estrema destra.

Milei si definisce un anarco-capitalista, ha chiesto l'abolizione della banca centrale Argentina — definendola una truffa — ha dichiarato che la vendita di organi umani dovrebbe essere legale e nega l'esistenza del riscaldamento globale.

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Ha affermato che Bitcoin è una reazione contro i "truffatori delle banche centrali" e ha sostenuto che la moneta legale permette ai politici di truffare gli argentini attraverso l'inflazione.

Javier Milei si candida alla presidenza dell'Argentina.

Sembra che capisca il denaro e che l'inflazione sia un meccanismo ingiusto che avvantaggia le élite rispetto al popolo e che lentamente priva le persone dei loro mezzi di sopravvivenza. pic.twitter.com/tj0KEztUzI

— Alex Stanczyk ∞/21m (@alexstanczyk) January 5, 2023

Chiaramente questa retorica si è dimostrata popolare tra gli elettori argentini, che si trovano ad affrontare un tasso di inflazione annuale del 116% — il peggiore degli ultimi trent'anni — che sta aggravando la crisi del costo della vita nel Paese.

In Argentina le elezioni presidenziali generali si terranno il 22 Ottobre; il candidato dovrà ottenere almeno il 45% dei voti per conquistare la presidenza, altrimenti scatterà il ballottaggio finale che si terrà a Novembre.

Traduzione a cura di Matteo Carrone