Con l'ultima analisi pubblicata il 24 ottobre, gli analisti di Bloomberg si sono uniti a quella parte di esperti che ritiene che i bassi livelli di volatilità del Bitcoin (BTC) indichino che la moneta stia trovando un bottom.
I dati analizzati da Bloomberg rivelano che, nel mese di ottobre, il BTC ha registrato una sola giornata in cui il suo prezzo è variato del +/- 5%, rispetto ai nove giorni di gennaio e febbraio, i sette di marzo e i cinque di luglio.
Giorni in cui il prezzo del Bitcoin ha registrato una variazione superiore al 5%. Fonte: Bloomberg
L'analista di Bloomberg Intelligence Mike McGlone ha affermato che questi livelli di volatilità particolarmente bassi sono "indice di un'uscita dei fattori speculativi dal mercato e di un potenziale processo di bottoming".
Da notare che tale scenario coincide con una significativa svalutazione della moneta, avvenuta nel corso di un instancabile mercato ribassista: ad oggi, un BTC è scambiato per circa 6.476$, circa il 52% in meno rispetto ai 13.350$ del 1° gennaio.
Un articolo parallelo di Bloomberg, pubblicato nella giornata di oggi, ha contrapposto la stabilità "svogliata" del BTC alle "selvagge" fluttuazioni delle azioni del settore tecnologico, che vengono definite come "il nuovo Bitcoin". Secondo i dati di Bloomberg, "lo spread tra la volatilità a 10 giorni dell'indice NYSE FANG+ e quella del Bitcoin ha raggiunto il massimo storico di 46 punti percentuali".
Nell'articolo, gli analisti di Bloomberg forniscono un punto di vista positivo sui pattern di trading rangebound del Bitcoin, osservando che "l'alta volatilità è un fattore decisivo, che riduce i casi d'uso della maggior parte delle criptovalute alla mera speculazione".
Charlie Morris, Multi-asset Head dell'Atlantic House Fund Management di Londra, concorda sul fatto che le statistiche indichino semplicemente che "il mercato delle criptovalute sia calmo e in equilibrio", aggiungendo:
"Dato che questo mercato ribassista dura ormai da 10 mesi e sembra quasi 'stanco', sarei incline a dire che la prossima mossa importante sarà rialzista".
Danial Daychopan, CEO dell'app Plutus, ha osservato che "la maggior parte dei trader emotivi è stata spazzata via dall'ultimo crollo, e con essi è sparita anche gran parte della volatilità". I bassi volumi di trading indicano che negli ultimi mesi l'«euforia del trading» si sia di fatto assottigliata, dando credito all'ipotesi di Daychopan.
Poche settimane fa, Spencer Bogart, esperto di criptovalute e blockchain presso la società Blockchain Capital, ha ammesso che il Bitcoin sta mostrando forti segnali di bottoming.
Sulla base della sua analisi tecnica effettuata a giugno, il broker di future Bill Baruch ha proposto un'argomentazione simile, sottolineando che "un bottom è un processo, non un prezzo. Ora che il prezzo e la volatilità del BTC sono tornati 'sulla terra', questo processo di bottoming può finalmente cominciare."