Durante la conferenza World Digital Mining Summit tenutasi recentemente in Georgia, il colosso cinese del mining Bitmain ha svelato BM1391: il nuovo chip ASIC che verrà integrato all'interno dei prossimi dispositivi Antminer dalla compagnia.

Il nuovo processore ASIC si specializzerà nella risoluzione di algoritmi SHA256, e sarà basato sull'avanzato processo produttivo Finfet a 7nm. Jihan Wu, CEO e fondatore dell'azienda, ha svelato che integrerà "oltre un miliardo di transistor" e speciali tecnologie volte a migliorarne l'efficienza. Alcuni test hanno infatti dimostrato il nuovo chip "può raggiungere un rapporto tra consumi energetici e capacità di mining di appena 42J/T".

Wu ha inoltre sottolineato che, per via della futura maturazione dell'industria, la "crescita esponenziale" del traffico sulla blockchain richiederà una potenza di calcolo sempre maggiore. Ha poi affermato che in futuro tecnologie come accelerazione hardware e parallel computing verranno integrate nella rete per tentare di risolvere questi problemi.

Nella giornata di ieri il produttore di miner di Bitcoin (BTC) Bitfury Group ha svelato la sua nuova generazione di chip ASIC, denominata Bitfury Clarke. Questi processori verranno integrati in una vasta gamma di dispositivi, compresi veri e propri server dedicati al mining di criptovalute.

Un sondaggio pubblicato a luglio dalla Jon Peddie Research ha svelato che lo scorso anno i miner di criptovalute hanno acquistato oltre 3 milioni di GPU, per un importo complessivo di ben 776 milioni di dollari. Tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 molte di queste schede sono andate esaurite, portando ad un notevole incremento dei prezzi.