Entro i prossimi dieci anni le tecnologie per registri distribuiti (DLT), come la blockchain, potrebbero dar vita ad un nuovo mercato da un bilione di dollari: lo afferma un nuovo resoconto recentemente pubblicato dal World Economic Forum (WEF).

Lo studio, intitolato "Trade Tech – A New Age for Trade and Supply Chain Finance" e pubblicato in collaborazione con Bain & Company, esamina il potenziale delle DLT nell'industria finanziaria globale. Ancora oggi infatti la finanza fa affidamento su tecnologie ormai superate, nonostante le numerose iniziative blockchain che mirano a migliorare l'efficienza del settore.

"Registri distribuiti e altre tecnologie innovative promettono miglioramenti rivoluzionari per quanto riguarda finanza commerciale e catene logistiche, riducendo i costi e incrementando la semplicità d'uso", è possibile leggere nell'introduzione del resoconto.

"Approssimativamente il 30%, o 1,1 bilioni di dollari, dei nuovi volumi di scambio saranno dovuti alla rimozione di barriere da parte delle DLT", spiega il WEF. "Circa il 40%, o 0,9 bilioni di dollari, dei volumi tradizionali si sposteranno verso i registri decentralizzati per sfruttare servizi più efficienti e costi ridotti".

Anche i governi, afferma l'istituzione, intraprenderanno una simile evoluzione: anche per grosse istituzioni politiche, come ad esempio l'Unione Europea, l'adozione delle DLT sarà di fatto inevitabile.

"Dovrebbero includere i registri distribuiti in qualsiasi riflessione normativa pertinente e lungimirante, come ad esempio l'importazione internazionale di cibo". Lo studio conclude infine:

"Alcuni governi hanno già iniziato a compiere i primi passi, i ritardatari diverranno incredibilmente svantaggiati".

A giugno di quest'anno Bain & Company aveva pubblicato un altro studio dedicato all'analisi della tecnologia blockchain: secondo l'azienda i registri distribuiti potrebbe rivoluzionare il settore delle transazioni bancarie, riducendo drasticamente sia tempistiche che spese.