Ripple, la società blockchain dietro il token XRP, ha fuso tre dei suoi servizi all'interno dell'offerta RippleNet.

La modifica è stata riportata dal sito di notizie CryptoNews il 9 ottobre.

A cambiare soltanto i nomi (o quasi)

Secondo il rapporto, un portavoce della società società ha spiegato che ora "invece di acquistare xCurrent o xVia, i clienti si collegheranno a RippleNet - in locale o attraverso il cloud - e invece di acquistare xRapid, i clienti useranno il servizio On-Demand Liquidity". Il rappresentante di Ripple ha inoltre affermato:

"A parte i nomi del prodotto, sono cambiate pochissime cose e non influenzeranno i nostri clienti."

Più che una suite di software

La società ritiene che il passaggio da una suite di servizi a un network per i propri clienti sia una naturale evoluzione della sua strategia, per via della crescita della sua base di utenti e dello sviluppo dei suoi standard:

"RippleNet è più di una semplice suite di software."

Come riportato da Cointelegraph, alludendo all'ondata di controversie attorno al progetto, il CEO di Ripple Brad Garlinghouse ha dichiarato che la "ci ha reso vulnerabili agli attacchi.". Garlinghouse ha affermato che esiste un "mucchio di disinformazione" in rete, sostenendo che questo è in parte dovuto al fatto che Ripple è "dieci o cento volte più trasparente di chiunque altro nella comunità delle criptovalute."