Hironao Kunimitsu, fondatore della società di social gaming Gumi, è certo che in futuro il trading di Non-Fungible Token (NFT) nei videogiochi diverrà "più grande dell'intera economia del Giappone". Kunimitsu ha rilasciato tali dichiarazioni durante un'intervista con la redazione di Cointelegraph Japan.

I NFT sono token unici che rappresentano specifici oggetti in gioco, e garantiscono il possesso di tale elemento da parte dell'utente. Questi token possono anche essere scambiati con altri giocatori, in maniera simile alle normali criptovalute.

Ad esempio in Minecraft i giocatori costruiscono parecchie case, ma non possono far nulla con esse se non mostrarle ad altre persone. Un token NFT garantirebbe la proprietà della propria creazione:

"Dato che la blockchain garantisce che non esiste nessun'altra casa come questa al mondo, ci sarà certamente qualcuno disposto a pagare per ottenerla.

Se esistessero al massimo dieci unità di un particolare mobile, o cento unità di un abito da aviatore realizzato da Gucci... e se anche l'offerta di terrà ed edifici fosse limitata... tutto questo diverrebbe automaticamente prezioso."

Un'economia più grande dell'intero Giappone

Il potenziale del videogioco su blockchain è enorme: Fortnite possiede circa 150 milioni di giocatori attivi, e anche Minecraft si aggira su tale cifra. Kunimitsu sottolinea che sono numeri "più grandi dell'intera popolazione giapponese":

"Ora Facebook sta sviluppando Libra. Sono anche nel business della realtà virtuale con Oculus.

Se nel prossimo futuro venisse creato un mondo virtuale con una popolazione di 100, 200 o persino 300 milioni di giocatori, [grazie alla blockchain] sarebbe possibile scambiare gli oggetti in gioco come se fossero asset, e Libra potrebbe diventare la valuta alla base di tutto questo.

Potrebbe emergere un'economia più grande dell'intero Giappone."

I videogiochi non saranno più soltanto una perdita di tempo

Inoltre, Kunimitsu ritiene che i videogiochi basati su blockchain potrebbero persino rivoluzionare l'educazione dei bambini:

"Ad oggi, il tempo speso per giocare ai videogiochi non crea di fatto alcun valore.

Giocare a sport come baseball e calcio è OK. Ovviamente anche studiare è OK, i genitori non sgriderebbero mai i propri figli nel caso in cui svolgessero tali attività. 'Perché studi così tanto? Perché giochi così tanto a calcio?' Non lo direbbero mai.

Però sgridano i figli se giocano troppo ai videogiochi, perché questa attività viene vista come una perdita di tempo."

Kunimitsu ritiene che, con l'avvento dei giochi basati su blockchain, anche il rapporto dei genitori con i videogiochi cambierà:

"Giocando a Minecraft per molto tempo è possibile costruire case meravigliose. Immaginate se fosse possibile venderle a persone brave a fare soldi nel mondo reale: esisterebbero bambini delle scuole elementari che guadagnano un sacco!

I bambini non verrebbero più sgridati dai genitori perché passano molto tempo sui videogiochi."