Kali Durgampudi, chief technology officer di Zelis, società di pagamenti nel settore sanitario, ritiene che l'implementazione della tecnologia blockchain sia fondamentale per proteggere i dati sensibili dei pazienti dai criminali informatici.

Mercoledì scorso, discutendo con Health IT News, Durgampudi ha evidenziato che alcuni dei maggiori problemi dell'assistenza sanitaria siano la privacy e la sicurezza dei dati, mentre il settore è occupato a digitalizzare i suoi "arcaici processi basati sulla carta".

"La tecnologia Blockchain ha il potenziale di alleviare molte di queste preoccupazioni", ha riferito, sottolineando l'importanza di utilizzare un libro mastro digitale "impenetrabile" per proteggere i dati sensibili dei pazienti e i dati finanziari, in un contesto di crescita degli attacchi informatici a livello mondiale:

"Poiché le informazioni non possono essere modificate o copiate, la tecnologia blockchain riduce notevolmente i rischi per la sicurezza, offrendo alle organizzazioni ospedaliere e di IT sanitario una linea di difesa molto più robusta contro i criminali informatici".

Durgampudi ha poi aggiunto che la tecnologia blockchain possa svolgere un ruolo chiave anche nei pagamenti in ambito sanitario, in quanto può contribuire a fornire maggiore trasparenza ed efficienza rispetto agli attuali modelli di pagamento nella sanità. Ha riferito che molti clienti e fornitori esitano a condividere le informazioni via e-mail, in quanto presente un margine di errore e non è garantita alcuna prova di consegna.

"La blockchain fornisce sia ai clienti che ai fornitori una visibilità completa sull'intero ciclo di vita di una richiesta di rimborso, dalla registrazione del paziente al desk, dalla contestazione di un costo all'invio di una spiegazione dei benefici", ha ribadito.

Utilizzo nel mondo reale

Una delle principali aziende attive su soluzioni sanitarie basate sulla blockchain è il gigante tecnologico multinazionale IBM.

Il ramo blockchain dell'azienda ha lanciato diverse soluzioni per l'assistenza sanitaria, come la verifica delle credenziali sanitarie, il servizio "Trust Your Supplier" per trovare fornitori verificati e "Blockchain Transparent Supply", che fornisce la tracciabilità della catena di approvvigionamento dei prodotti farmaceutici a temperatura controllata.

A marzo 2021, Cointelegraph ha riferito che IBM stesse sviluppando il prototipo di un passaporto di vaccinazione COVID-19 soprannominato "Excelsior Pass" in collaborazione con l'ex governatore di New York, Andrew Cuomo. Il passaporto è stato progettato per essere in grado di verificare i risultati delle vaccinazioni o dei test di un individuo tramite la blockchain di IBM.

Un altro player chiave nel settore sanitario è la blockchain aziendale VeChain. A giugno dello scorso anno, il progetto ha collaborato con l'ospedale Renji di Shanghai per lanciare un'applicazione basata su blockchain per la fecondazione in vitro (IVF).

A luglio 2021, VeChain ha inoltre collaborato con San Marino per il lancio di un passaporto di vaccinazione basato su token non fungibili (NFT), verificabile in tutto il mondo tramite la scansione di codici QR legati al certificato.

David Jia, investitore blockchain con un dottorato in neuroscienze presso l'Università di Oxford, ha espresso pareri simili a quelli di Durgampudi.

In un post pubblicato giovedì su Medium, Jia ha sottolineato che la tecnologia blockchain potrebbe migliorare significativamente la tracciabilità e la verifica dei farmaci, oltre alla gestione dei dati degli studi clinici, delle informazioni sui pazienti e delle richieste di rimborso/fatturazione, dichiarando:

"L'accuratezza delle cartelle cliniche nel lungo periodo e l'accessibilità sono essenziali, in quanto è necessario che la cartella clinica di un individuo possa essere trasferita tra fornitori, compagnie assicurative e specialisti con relativa facilità. Se le cartelle cliniche sono archiviate su una blockchain, possono essere aggiornate in modo sicuro e quasi in tempo reale".