JBS, un'importante azienda di lavorazione della carne, è stata più volte accusata di aver contribuito alla deforestazione illegale della foresta pluviale amazzonica. Ora intende utilizzare la tecnologia blockchain per creare una soluzione unica al problema. 

Secondo un report di Reuters del 23 settembre, JBS ha dichiarato di voler lanciare un sistema di tracciabilità basato su blockchain per la sua supply chain della carne, di modo da assicurarsi di non acquistare bestiame da allevamenti noti per aver abbattuto alberi illegalmente. 

In precedenza l'azienda monitorava solo l'ultimo anello della supply chain della carne, il che significa che uno qualsiasi dei 50.000 allevamenti in Brasile che hanno accordi commerciali con JBS avrebbe potuto ricevere bestiame da fornitori responsabili del disboscamento illegale. Un report di luglio del quotidiano britannico The Guardian sostiene che l'azienda era stata in contatto con almeno un fornitore condannato in passato per aver abbattuto illegalmente alberi in Amazzonia al fine di accrescere l’estensione dei suoi pascoli. 

A seguito della pubblicazione di queste notizie, l'amministratore delegato di JBS, Gilberto Tomazoni, ha dichiarato che la società prevede di monitorare tutti i suoi fornitori indiretti di bestiame entro il 2025 tramite un sistema di tracciamento blockchain: 

"Attualmente, l'azienda non controlla i fornitori indiretti: nessuno lo fa. Ma intendiamo colmare questa lacuna utilizzando la tecnologia" 

L'azienda prevede di avviare questo progetto nel 2021 nello Stato brasiliano del Mato Grosso, che, secondo alcuni report, negli ultimi 20 anni ha subito il 31% della deforestazione in Amazzonia.

JBS ha sviluppato programmi di tracciamento simili che forniscono dati sulla sua supply chain della carne per le sue filiali al di fuori del Brasile. Lo scorso novembre, la filiale australiana dell'azienda ha creato un sistema "dal paddock al piatto" in collaborazione con una start-up di Sydney chiamata Lumachain.