L'organo giapponese di regolamentazione pianifica di consentire gli Exchange-Traded Fund (ETF) sul Bitcoin (BTC): lo ha svelato Bloomberg all'interno di un recente articolo, citando una fonte anonima vicina alla questione.

Pare infatti che la Financial Services Agency (FSA) stia attualmente studiando l'interesse per un potenziale ETF basato sulla criptovaluta, e potrebbe in futuro permettere lo scambio di questi contratti nei mercati domestici.

Una simile decisione piazzerebbe il Giappone in diretto contrasto con gli Stati Uniti, i cui regolatori non hanno approvato gli ETF ma hanno al tempo stesso consentito il trading di future sul Bitcoin. Quest'ultimo strumento finanziario è stato invece bocciato dalla FSA, la quale era arrivata alla conclusione che "simili prodotti porterebbero a pochi risultati, a parte un incremento delle speculazioni."

Nel resto del mondo, l'opinione sugli ETF rimane incerta. Nonostante alcuni sostenitori delle monete digitali siano certi che la loro approvazione aiuterebbe a migliorare l'immagine del Bitcoin, altri membri dell'industria spiegano che l'incremento della speculazione, unito alla mancanza di un Bitcoin fisico, potrebbe al contrario avere effetti negativi sull'intero settore.

Secondo l'avvocato Jake Chervinsky, è improbabile che nel prossimo futuro la SEC cambi la propria opinione sugli ETF. La comunità delle criptovalute specula inoltre che il recente blocco del governo statunitense potrebbe portare ad un'approvazione automatica di questo strumento finanziario. Chervinsky non è tuttavia d'accordo:

"È vero che una proposta di modifica normativa viene approvata automaticamente nel caso in cui non venisse presa una decisione entro il tempo limite, ma è impossibile che questo accada. La SEC ha abbastanza personale da poter prendere una decisione, anche se giustificasse il rifiuto degli ETF con 'ragioni che verranno spiegate in seguito'."