Nel secondo trimestre, il produttore di veicoli elettrici Tesla ha venduto la maggior parte dei suoi Bitcoin (BTC): lo rivelano nuove informazioni finanziarie rese pubbliche nel corso della giornata di ieri.

Nel proprio rapporto trimestrale, Tesla ha segnalato:

"Alla fine del secondo trimestre, abbiamo convertito circa il 75% dei nostri acquisti di Bitcoin in valuta fiat. Le conversioni nel secondo trimestre hanno aggiunto 936 milioni di dollari in contanti al nostro bilancio."

Secondo i rendiconti finanziari, le partecipazioni nette in Bitcoin dell'azienda sono rimaste relativamente stabili per tre trimestri consecutivi: alla fine di marzo, Tesla possedeva ancora 1,261 miliardi di dollari in asset digitali. Ma ora, dopo la liquidazione, tale cifra si è ridotta a 218 milioni.

Come riportato da Cointelegraph, già a marzo 2021 il produttore di veicoli elettrici aveva liquidato una piccola parte dei suoi Bitcoin, realizzando un utile netto di 128 milioni di dollari. All'epoca, il CEO Elon Musk spiegò che la vendita – pari al 10% delle partecipazioni complessive di Tesla – serviva a "dimostrare la liquidità di BTC, utilizzabile come alternativa alla detenzione di liquidità in bilancio."

Soltanto due mesi prima, a gennaio 2021, Tesla era divenuta uno dei maggiori detentori aziendali di Bitcoin dopo aver investito 1,5 miliardi di dollari nell'asset. L'acquisto è stato divulgato in un deposito di febbraio presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. All'epoca Tesla aveva anche in programma di accettare pagamenti in BTC, ma quei piani furono rapidamente accantonati a causa degli elevati consumi del mining.

Per il suo secondo trimestre fiscale, Tesla ha registrato un utile per azione rettificato di 2,27$ a fronte di un fatturato di 16,93 miliardi di dollari. I margini lordi del settore automobilistico sono diminuiti rispetto sia al primo trimestre del 2022 che a un anno fa, a causa dell'inflazione e della crescente concorrenza per le componenti dei veicoli elettrici.