La Her Majesty’s Revenue and Customs (HMRC), l'organo che nel Regno Unito si occupa della riscossione delle imposte, ha aggiornato le proprie linee guida relative alla tassazione delle criptovalute, sia per quanto riguarda le aziende che per i privati.

Le criptovalute non sono una reale forma di denaro

Queste linee guida definiscono in maniera chiara l'opinione della HMRC riguardo alle transazioni in criptovalute, quali tasse vanno applicate a questa tipologia di scambi, come presentare le proprie dichiarazioni dei redditi e molto altro ancora. Attualmente il documento definisce soltanto la tassazione degli exchange token, ma in futuro verranno introdotte regole specifiche anche per utility e security token.

Le aziende che acquistano e vendono token, generano token tramite mining, scambiano token per altri asset, oppure offrono beni o servizi in cambio di token saranno soggette al pagamento di una o più tipologie di imposte, fra le quali tasse sul reddito, tasse societarie, tasse sulle plusvalenze, tasse di bollo e contributi per la National Insurance.

La Her Majesty’s Revenue and Customs ha tuttavia esplicitamente sottolineato che nessuna criptovaluta viene attualmente considerata una reale forma di denaro. Al tempo stesso l'istituzione riconosce che si tratta di un settore in rapida evoluzione, e promette pertanto che esaminerà ciascun caso separatamente e applicherà le disposizioni fiscali considerate più adatte, basandosi sul reale utilizzo della moneta digitale piuttosto che soltanto sulla teoria.

Lo scorso mese, la HMRC aveva comparato il trading di criptovalute al gioco d'azzardo. Questa definizione non è tuttavia presente nelle linee guida recentemente pubblicate.

La HMRC richiede i dati degli utilizzatori degli exchange

Ad agosto, la HMRC ha richiesto agli exchange di criptovalute di fornire una cronologia completa delle transazioni nonché informazioni sulle identità degli utilizzatori delle piattaforme, nel tentativo di combattere il problema dell'evasione fiscale tramite monete digitali.