La dominance di Bitcoin (BTC) è in costante aumento sin dal 2023, nonostante il diluvio di nuove criptovalute e token. 

La dominance di BTC è tornata sopra il 60% in data 2 febbraio, in concomitanza con un generale calo del mercato dovuto ai timori di una prolungata trade war tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali.

L'incertezza macroeconomica tende a penalizzare gli asset più rischiosi: per questo il recente calo del mercato ha colpito le altcoin più duramente rispetto a BTC, data la loro minore liquidità e il loro profilo di rischio più elevato.

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La dominance di BTC è in aumento sin dal 2023. Fonte: TradingView

Non bisogna inoltre dimenticare la presenza degli ETF su Bitcoin, che assorbono la liquidità e impediscono la rotazione del capitale verso le altcoin: un meccanismo che aveva invece caratterizzato i precedenti cicli di mercato.

La liquidità intrappolata nei veicoli d'investimento tradizionali, unita alla proliferazione di nuove criptovalute che competono per l'attenzione e il capitale degli investitori, ha portato alcuni analisti a suggerire che la cosiddetta "altcoin season" sia ormai soltanto un ricordo, che non farà parte dei cicli di mercato attuali o futuri.

Troppi token hanno saturato il mercato

L'8 febbraio, il numero totale di criptovalute e token elencati su CoinMarketCap era inferiore a 11 milioni di asset. Appena un mese dopo, il 15 marzo, il numero di asset digitali unici presenti sul sito è salito a oltre 12,7 milioni.

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Oggi esistono decine di milioni di asset digitali unici. Fonte: Dune

Solo a gennaio sono stati lanciati oltre 600.000 token. La stragrande maggioranza di questi asset erano memecoin o altcoin a bassa capitalizzazione.

Secondo l'analista Jesse Myers, quando queste monete falliscono, il loro valore non va esattamente a zero: rimangono con capitalizzazioni di mercato comprese tra 10.000 e 100.000 dollari, intrappolando permanentemente il capitale in pool illiquidi.

La proliferazione di nuovi token e asset digitali ha spinto il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, a rivalutare il processo di listing sull'exchange per soddisfare la domanda dei consumatori.