Mike McGlone, Senior Commodity Strategist di Bloomberg, ritiene che Bitcoin (BTC) potrebbe star sviluppando un "bottom" in maniera simile al 2018. Tuttavia, vi è una grossa differenza rispetto al passato.

Durante un'intervista del 16 gennaio con il podcaster Scott Melker, McGlone ha spiegato che nel 2018 le istituzioni finanziarie, come la Federal Reserve, stavano abbassando i tassi d'interesse. Adesso invece sono in aumento:

"All'epoca la Fed aveva già iniziato il suo processo di Quantitative Easing. Abbiamo mantenuto il bottom e iniziato a salire, con una bull run nel 2019. Ora invece ci troviamo in una fase di Quantitative Tightening, quindi risulta difficile essere troppo ottimisti su qualsiasi mercato. Abbiamo bisogno di più tempo. Ma nel lungo termine, sì, sono molto rialzista su Bitcoin."

Comparazione fra il 2018 e il 2022. Fonte: Mike McGlone

McGlone ha anche avvertito che BTC potrebbe non assistere allo slancio rialzista che molti sperano, date le condizioni macroeconomiche difficili e le pressioni dovute ai tassi d'interesse in aumento.

A suo parere, probabilmente il Nasdaq scenderà al di sotto della sua media mobile a 200 settimane. Un'altra indicazione del fatto che difficilmente BTC crescerà nel breve termine:

"Vi è ancora una riduzione della liquidità. E se il Nasdaq crolla, tutto crolla; pure Bitcoin. [...] Ma nel lungo termine credo che ne uscirà vincitore."

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McGlone ha anche affermato che il mercato si trova in una situazione senza precedenti:

"Ritengo che ci troviamo nel bel mezzo del più grande reset macroeconomico della nostra vita. Abbiamo appena vissuto un evento che capita una volta ogni cent'anni, la pandemia. Stiamo anche assistendo ad una guerra in Europa. Vi sarà persino un cambiamento storico nella leadership politica in Cina."