Come riportato nella giornata di ieri, 23 aprile, da MarketWatch, durante la ventitreesima Sohn Investment Conference, John Pfeffer, manager del fondo speculativo Pfeffer Capital, ha dichiarato che Bitcoin è il primo candidato valido per sostituire l'oro, definendolo migliore del prezioso metallo "su ogni fronte".

Stamattina, durante il programma Fast Money della CNBC, Pfeffer ha confermato la sua previsione su Bitcoin, secondo cui arriverebbe a "non meno di 90.000$ e potenzialmente fino a 700.000$". Pfeffer ha dichiarato che BTC e criptovalute in generale dovrebbero essere considerati come un investimento di venture capital: "potrebbero valere zero, ma anche molto più di adesso".

Ha spiegato che la sua stima "minima" di 90.000$ sarebbe valida nel caso in cui dovesse raggiungere la capitalizzazione di mercato dei lingotti d'oro, pari a 1,5 bilioni (contro quella attuale di Bitcoin di 155 mld di dollari circa).

L'altro valore della previsione, 700.000$, si potrebbe invece raggiungere nel caso in cui BTC diventasse una valuta per le riserve di denaro estere, scenario che ha definito meno probabile ma comunque possibile. Nel discorso di ieri, aveva affermato che se Bitcoin dovesse raggiungere il 25% delle riserve di denaro, il valore del suo network arriverebbe a 6,4 bilioni di dollari.

"L'oro, francamente, è piuttosto sciocco. Siamo una società digitale e ancora utilizziamo un metallo giallognolo come riserva di valore, a un certo punto avremo una tecnologia migliore con cui sostituirlo, e Bitcoin è il primo candidato, vedremo se funziona. "

Ha sottolineato che non crede che il BTC verrà utilizzato per "pagare il caffè" nei paesi sviluppati, ma che in alcuni paesi con valute collassate, potrebbe diventare importante per l'uso quotidiano.

Quando gli è stato chiesto di accompagnare la previsione con un intervallo di tempo, Pfeffer ha giudicato che i 90.000$, essendo "solo dieci volte il prezzo corrente", potrebbero essere raggiunti in un paio d'anni grazie ad investimenti istituzionali del settore privato, specificando che la sua tesi sullo spostamento delle riserve monetarie è ovviamente da considerarsi sul lungo periodo.

Le ipotesi di Pfeffer ricordano quelle avanzate dai gemelli Winklevoss nel 2016, che hanno ritenuto Bitcoin in grado di "svolgere le funzioni dell'oro meglio dell'oro stesso".