Bitcoin affronta la seconda settimana di luglio in una posizione pericolosa, con i trader che temono un ulteriore ribasso del prezzo.
Dopo la chiusura settimanale più scarsa degli ultimi quattro mesi, Bitcoin (BTC) suscita incubi agli investitori, con l'aumento delle perdite non realizzate e le previsioni di un prossimo calo.
Dove giungerà il mercato?
La community degli operatori, già sorpresa dall'entità delle recenti perdite, è comunque pronta a livelli più bassi. Storicamente, il ribasso attuale è ancora modesto e lascia aperta la strada per un viaggio verso – o addirittura sotto – i 50.000$.
Di fronte ad una situazione così spiacevole, i partecipanti di lunga data al mercato attendono di scoprire come i principali operatori supereranno la tempesta.
Nel mirino vi sono diverse schiere di investitori: difatti, sia gli speculatori che una parte delle "diamond hand" di Bitcoin sono attualmente in perdita con le loro partecipazioni.
Alla base del ribasso sembra esserci una combinazione di vendite da parte dei governi degli Stati Uniti e della Germania, oltre ai rimborsi dovuti ai creditori del fallito exchange Mt. Gox.
Il sentiment sottolinea la sensibilità del mercato a tali argomenti, con il Crypto Fear and Greed Index che si attesta su "paura estrema" a fronte di un crollo del 60% nell'ultimo mese.
Data l'incertezza sul modo in cui queste forze si manifesteranno, analizziamo insieme le varie opinioni su come potrebbe reagire BTC.
Bitcoin: "probabile" un ulteriore ribasso
Nel fine settimana, il rimbalzo di 5.000$ dai minimi precedenti faceva ben sperare i trader.
Alla chiusura settimanale, tuttavia, tutto è mutato: BTC/USD è tornato a 54.300$ continuando a scambiare circa 2.000$ in più grazie all'aumento della volatilità, secondo i dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
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"Con Bitcoin che chiude la settimana al di sotto del minimo di maggio, la forza di venerdì ci fa pensare più ad un rimbalzo del gatto morto e ad una continuazione ribassista nelle prossime settimane", spiega il noto opinionista Mark Cullen su X.
La società di ricerca Santiment evidenzia la portata della scarsa performance sia di Bitcoin che delle altcoin.
"Dopo un breve rimbalzo iniziale che ha alimentato le speranze dei trader, la criptomoneta ha nuovamente ritracciato riportando la paura sulla scena mentre il fine settimana volge al termine. Bitcoin ha registrato un -2,3% nelle ultime 24 ore, un -8,6% nell'ultima settimana e un -18,4% nell'ultimo mese", ha riassunto.
"La maggior parte delle altcoin ha registrato flessioni molto più consistenti".
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Pertanto, secondo il celebre trader Tony "The Bull" Severino, è giunto il momento di prepararsi all'impatto.
"Bitcoin ha chiuso al di sotto della fascia di Bollinger inferiore sul settimanale", avverte Severino allegando un grafico che mostra l'indicatore di volatilità delle Bande di Bollinger.
" Si tratta di un segnale di vendita. È probabile un ulteriore ribasso".
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Il collega trader e opinionista Matthew Hyland, noto per le sue prospettive di prezzo abitualmente ottimistiche, ha fornito un parere simile su X.
"BTC conferma la rottura settimanale dell'intervallo di consolidamento plurimensile", ha dichiarato.
"BTC rimane tuttora in un trend rialzista, avrebbe bisogno di scendere sotto i 38.000$ per terminare il trend rialzista, pertanto il trend rialzista è tuttora perfettamente intatto, tuttavia con questa rottura settimanale si aprono le porte a obiettivi di prezzo più bassi."
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Obiettivi di prezzo inferiori a 50.000$ in base a RSI
Gli operatori divergono sul punto in cui BTC/USD potrebbe trovare un minimo durante l'ennesima correzione.
Come riportato da Cointelegraph, i 45.000$ sembrano emergere come una delle ipotesi più gettonate sulla base dei ribassi rispetto ai massimi precedenti.
"La chiusura settimanale di Bitcoin è stata brutta", commenta Keith Alan, co-fondatore della risorsa di trading Material Indicators.
"Su CT si parla molto di bottom, ma non vedo ancora nessuna conferma a convalida. Un retest del supporto potrebbe fornirci la conferma che stiamo aspettando, ma non sono sicuro che i 53.500$ reggeranno".
Alan, insieme a Hyland, indica l'indice di forza relativa (RSI) come un segnale in grado di suggerire se Bitcoin sia effettivamente "ipervenduto" ai livelli attuali.
"Sto monitorando molto attentamente l'RSI settimanale", sottolinea Alan affiancando un grafico di uno degli strumenti di trading proprietari di Material Indicators che mostra le potenziali zone di rimbalzo.
"Se il livello 42 sul Weekly RSI non regge, fate le valigie per un viaggio a Bearadise".
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Al momento della stesura, l'RSI settimanale è pari a 45,6 e Hyland ritiene probabile un calo in futuro.
"L'RSI settimanale è quasi tornato ai minimi di agosto/settembre dello scorso anno, quando BTC era scambiato a 25.000$", ha precisato.
"Un'altra candela settimanale rossa spingerebbe probabilmente l'RSI verso il basso, offrendo così l'opportunità di una divergenza rialzista".
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Nel frattempo il trader veterano Peter Brandt riporta in auge il fantasma del 2021 e ipotizza che l'ultimo massimo storico di Bitcoin faccia parte di un'altra formazione "double top".
Sebbene non sia confermato, egli ha previsto un obiettivo di 44.000$ qualora BTC/USD dovesse continuare a cedere.
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Speculatori di Bitcoin in perdita
Nonostante l'ultima settimana abbia scatenato una buona dose di liquidazioni tra i trader troppo entusiasti, sia long che short, altri non possono far altro che sedersi e aspettare.
Una fetta sempre più ampia di investitori di Bitcoin è ora in perdita con le proprie partecipazioni.
Analizzando i profitti e le perdite non realizzate, Axel Adler Jr., collaboratore della piattaforma di analisi onchain CryptoQuant, suggerisce che ciò potrebbe costituire una bomba a orologeria.
"C'è un leggero panico nel mercato a causa delle vendite su piccola scala di monete Mt.Gox/Govt, ma nessuno parla delle perdite non realizzate delle whale STH, che attualmente sono pari a 218.000 BTC. Non ho idea di cosa accadrà al mercato se dovessero perdersi d'animo", avverte su X.
Un grafico a corredo mostra i profitti e le perdite non realizzate delle whale detentrici a breve termine (STH), entità di ampia scala che detengono una determinata unità di BTC per 155 giorni o meno.
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Sul tema della più ampia base di STH, ora complessivamente in rosso con una base di costo di circa 64.000$, il collega Mignolet, collaboratore di CryptoQuant, fornisce un barlume di speranza.
Lo spent output profit ratio (SOPR) relativo alla schiera, che monitora la redditività delle transazioni onchain, ha spiegato, richiama il comportamento riscontrato dieci mesi fa.
"Se l'attuale ciclo è ancora in una fase rialzista e non è finita, i dati SOPR a breve termine indicano che il prezzo è prossimo a raggiungere il minimo. Il modello è molto simile al periodo di settembre dello scorso anno", si legge in uno dei blog post Quicktake di CryptoQuant.
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CPI, PPI e Powell della Fed si allineano
Come se gli investitori di Bitcoin non avessero già abbastanza pensieri questa settimana, nei prossimi giorni un tripudio di dati macroeconomici metterà alla prova la determinazione degli asset di rischio.
In particolare, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) e l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti, relativi al mese di giugno, saranno pubblicati l'11 e il 12 luglio.
L'inflazione rimane un tema cruciale prima di tutto per il sentiment del mercato, e ad aggiungersi al mix vi è la testimonianza al Senato degli Stati Uniti di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve.
La prossima riunione della Fed per decidere le modifiche ai tassi di interesse si terrà tra circa tre settimane, rendendo i prossimi dati fondamentali per valutare il clima generale.
"Preparatevi ad una settimana impegnativa", prevede la risorsa di trading The Kobeissi Letter su X.
Le ultime stime fornite dal FedWatch Tool del CME Group, tuttavia, non vedono quasi nessuna possibilità che la Fed modifichi i tassi a luglio, con una probabilità di appena il 6,7%.
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Come già visto in precedenza, i risultati inaspettati dei dati macro possono influire sulle tendenze del mercato crypto.
"Dobbiamo constatare come si svolgerà questa settimana con i dati CPI, ecc... ma fino a prova contraria punterò ancora su un ribasso", conclude il commentatore Cullen.
Il sentiment ritraccia sui guadagni del bull market
Nel frattempo, il Crypto Fear and Greed Index ritorna ai livelli dell'inizio del bull market di Bitcoin.
Correlato: Le vendite di Bitcoin dei governi pesano solo per il 4% sui $225 mld di afflussi del bull market
Nonostante BTC/USD sia in ribasso del 25% rispetto ai massimi storici di marzo, in questo periodo il classico indicatore del sentiment è passato da "estrema avidità" a "estrema paura".
All'8 luglio, l'indice misura appena 28/100, cedendo quasi 50 punti nell'ultimo mese e raggiungendo i livelli più bassi da inizio 2023.
L'ironia è evidente per il popolare trader Moustache, tuttavia, una delle sempre più rare voci positive della community.
Bitcoin ruota intorno ai livelli corrispondenti al suo primo massimo del 2021, e a quel tempo il sentiment era, al contrario, alle stelle.
"Il Crypto Fear & Greed Index segnala 'Paura' mentre $BTC ritesta il suo massimo storico del 2021. Proprio come nel 2017... proprio come nel 2020", sottolinea a fine giugno, stabilendo un confronto storico.
"Credo che non esista segnale più rialzista di questo".
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Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo