Ben Zhou, CEO del crypto exchange Bybit, ha commentato in un post condiviso su X le voci di hacking e di insolvenza della piattaforma.
Il 22 Maggio, su X sono circolate voci di un exchange insolvente. La notizia è stata ulteriormente amplificata da una raffica di meme che copiavano un famoso post relativo a FTX, ma questa volta i post menzionavano Bybit.
Alcuni hanno scherzato sull'idea di ritirare i propri fondi dall'exchange, mentre altri hanno cercato di capire più a fondo la situazione.
Un crypto utente ha ipotizzato che un bug nel grafico della proof-of-reserves di Arkham Intelligence possa aver dato origine al rumor.
Dal grafico sembrava che i wallet di Bybit fossero stati svuotati, il che poteva far temere che l'exchange fosse stato hackerato o fosse insolvente. Tuttavia, se osservati in modo indipendente, i wallet della piattaforma di trading mostravano che i fondi erano ancora presenti.
Il giorno dopo, Bybit ha smentito tutte le indiscrezioni. Il 23 Maggio, Zhou ha annunciato ufficialmente su X che le voci erano false. Ha scritto:
"Nessuna delle voci che ho sentito finora è supportata da fatti reali, per favore tenetelo presente".
Inoltre, Zhou ha anche condiviso un link alla proof of reserves (PoR) di Bybit e una dashboard di Nansen che mostra tutti i loro wallet e la quantità di asset che detengono.
La PoR mostra che la piattaforma di trading detiene asset per un valore superiore al 100% dei depositi degli utenti, assicurando che l'exchange avrà tutti gli asset prontamente disponibili se gli utenti desiderano ritirarli.
Inoltre, i dati della dashboard di Nansen hanno mostrato che i wallet di Bybit hanno oltre 11 miliardi di dollari in crypto asset. Secondo Nansen, il patrimonio netto mostra il valore totale dei token detenuti negli indirizzi forniti da Bybit.
Tuttavia, la piattaforma di analisi ha anche dichiarato che non si tratta di una dichiarazione esaustiva degli asset o delle riserve effettive di Bybit.
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A Maggio, oltre alle voci di insolvenza, Bybit ha dovuto affrontare anche problemi normativi. Il 16 Maggio, l'Autorité des Marchés Financiers, il regolatore dei titoli francese, ha ribadito un avvertimento ai suoi investitori: il crypto exchange non è registrato come digital asset provider nel Paese.
Il regolatore ha dichiarato di avere l'autorità di bloccare la piattaforma di trading che "fornisce i suoi servizi illegalmente" nel Paese.