DMG Blockchain Solutions Inc., azienda canadese operante nel settore blockchain e delle criptovalute, ha ufficialmente attivato il suo nuovo impianto di mining: in un annuncio pubblicato in data 8 novembre, la compagnia ha affermato che inizialmente la struttura utilizzerà 60 megawatt, ma successivamente la sua capacità verrà ampliata a 85 megawatt.
Il lancio della stazione era stato originariamente annunciato a luglio di quest'anno, spiegando che l'operazione di mining sarebbe stata implementata su scala industriale, con il supporto da parte del governo e dei fornitori locali di elettricità. La struttura occupa un'area di oltre 2.500 metri quadrati, e verrà utilizzata per attività Mining-as-a-Service (MaaS): si tratta di una delle più grandi operazioni di questo tipo in Nord America. Poiché l'impianto utilizzerà energia idroelettrica, prodotta in eccedenza in Canada, il progetto non dovrebbe avere alcun impatto sulle necessità energetiche della popolazione.
L'indipendenza dalla rete energetica locale è di cruciale importanza per garantire il successo dell'iniziativa, in quanto gli 85 megawatt richiesti da DMG potrebbero alimentare ben 50.000 abitazioni. Dave Evdokimoff, CEO della società energetica Boundary Electric, ha affermato che "in 71 anni di attività, non abbiamo mai visto una tale domanda di elettricità da nessun'altra industria".
Grazie alla sua energia a basso costo, il Canada è divenuto un paese parecchio ambito nel quale avviare le proprie operazioni di mining. A causa della forte domanda, a giugno di quest'anno la compagnia energetica Hydro-Québec ha proposto l'implementazione di nuove regole: le aziende operanti nel settore blockchain dovranno acquistare elettricità all'asta, fornendo informazioni dettagliate sul numero di posti di lavoro offerti e ricchezza generata per megawatt.
Hydro-Québec punta ad assegnare complessivamente 500 megawatt, in aggiunta ai 120 megawatt già utilizzati dalle aziende per questo genere di iniziative. Pare che il fornitore elettrico abbia ricevuto richieste per l'acquisto di energia da parte di oltre 100 organizzazioni, per un potenziale consumo energetico di ben 10 terawatt.