La ridistribuzione di Bitcoin (BTC) causata della continua capitolazione da parte degli investitori al dettaglio e dei miner, segnala che il bottom possa essere vicino.
L'ultimo rapporto "The Week On-Chain" condiviso lunedì dalla società di analisi blockchain Glassnode illustra come la capitolazione sia in corso da circa un mese e che diversi altri segnali suggeriscano la formazione di un minimo dei prezzi di Bitcoin.
Tuttavia, gli analisti di Glassnode riferiscono che il bear market "richieda ancora un elemento di durata", in quanto i detentori a lungo termine (LTH), che tendono a nutrire una gran fiducia in Bitcoin come tecnologia, sopportano maggiormente le perdite non realizzate:
"Affinché un bear market raggiunga un minimo definitivo, la quota di monete detenute in perdita dovrebbe trasferirsi principalmente a chi è meno sensibili al prezzo e con maggior convinzione".
Gli analisti aggiungono che il mercato possa aver bisogno di ulteriori "rischi di ribasso per testare appieno la determinazione degli investitori e consentire al mercato di stabilire un bottom resistente".
Le perdite non realizzate rappresentano le perdite in dollari della posizione detenuta, senza realizzarla in una vendita.
Glassnode ha ottenuto tale valutazione basandosi sull'osservazione dei precedenti mercati ribassisti del 2015 e del 2018, durante i quali i LTH detenevano oltre il 34% dell'offerta di Bitcoin in perdita non realizzata. La percentuale dei detentori a breve termine (STH) rappresentava solo il 3-4%.
Attualmente, i detentori a breve termine detengono il 16,2% delle monete in perdita, mentre gli LTH ne detengono il 28,5%. Le monete si stanno spostando verso nuovi STH che mirano a speculare, ma che nutrono meno convinzione nell'asset.

Secono gli analisti, solo una forte accumulazione da parte dei LTH implicherebbe un vero e proprio minimo del mercato. Anche Delphi Digital ritiene che sia necessario più tempo nelle attuali condizioni di mercato.
I miner di Bitcoin che vendono le monete sono la prova che il mercato possa presto testare i minimi. Glassnode ha dimostrato che i miner hanno venduto 7.900 BTC da fine maggio, rallentando ultimamente la spesa a circa 1.350 BTC al mese.

La durata si rivela ancora una volta un fattore critico per determinare dove possa posizionarsi il bottom. Durante il bear market del 2018-2019, la capitolazione dei miner ha richiesto circa quattro mesi per siglare il minimo; durante il 2022, i miner hanno venduto parte delle loro monete per circa un mese o due, detenendo ancora circa 66.900 BTC. Di conseguenza "è probabile che il prossimo trimestre rimanga a rischio di ulteriore distribuzione, a meno che i prezzi delle monete non si riprendano in modo significativo", conclude il rapporto.
Nel complesso, Glassnode sottolinea che il mercato sembra vicino al bottom, affermando che "presenta molti tratti distintivi dell'ultima fase di un mercato ribassista", ma che gli investitori dovrebbero essere consapevoli del fatto che potrebbero esserci in serbo ulteriori capitolazioni:
"Nel complesso, i segnali di una capitolazione diffusa e di un estremo stress finanziario è certamente in atto".
Bitcoin è sceso del 3% nelle ultime 24 ore, correggendo a 19.890$, secondo CoinGecko.